RECENSIONE: Libra – Sottopelle

Recensione di Graziano Giacò

AMORE: Per tutti i nati sotto il segno dei Libra, Cupido s’è fatto una pennica. Urge dunque un ascolto intensivo di elettronica sensuale Sottopelle, capace d’inebriare le papille gustative del vostro cuore, in grado di donarvi nuova linfa sentimentale, guidandovi verso una nuova scalpitante conquista o dandovi le dritte per tenere alta la tensione con l’attuale partner. Per lui: se v’innamorate di una certa Zoe, sappiate che scaverà nei vostri sogni rivoltandoli come un calzino, portandoli all’incubo estremo. Per lei: se vi chiamate Zoe, abbandonate la testa insieme al cappotto, gettate la maschera di seta e l’ombra da fanciulla in primo piano ed evitate di evadere dalla vostra bellezza, per quanto insopportabile.

FORTUNA: La dea sbandata (o era bendata?), si sa, Non è mai per sempre. Non basta crederci, bisogna procurarsela per poi stritolarla alle spalle. Inutile inseguire l’epilogo di un rapporto, non si emettono ricevute nemmeno ai ricordi, ogni istante va racchiuso in una bolla di sapone da lanciare in alto per poi attenderla con uno spillo in mano. La Fortuna è un Buio immobile, aprite le braccia e chiudete gli occhi, ovunque voi siate, persino sul Raccordo: se al risveglio vi sembrerà di cavalcare un molosso tutto illuminato, consolatevi: meglio essere travolti dal loro tir che avere a che fare con un gruppo Tirchio.

LAVORO: anche detto La Noia. Se le vostre giornate lavorative assomigliano a una trasmissione ideata da Maurizio Sòstanco (cit.) presentata da Mastrota, con ospiti speciali un rabbino capo che prende a martellate sui coglioni un cammello tibetano e un Tibetano sensitivo che soffre per solidarietà durante il vibrare di tale martellata, è ora che usciate immediatamente dal vostro ufficio (controllando prima il piano) e vi accingiate all’acquisto immediato di Sottopelle. Potrete ordire quanto segue: strappare i baffi al vostro capo, saltellare per i corridoi tra l’imbarazzo generale dei colleghi incollati alle poltrone di burro, gettarvi nel prato adiacente alla gabbia di cemento e inserire il disco in loop nel cervello, affinché vi estranei dalla realtà che vi deambula davanti gli occhi.

SESSO: album da petting spinto: Leccami, sai, vi piacerà. Saziatevi delle lacune del vostro corpo, della bellezza indolente che vi disegna con le mani l’amante della porta accanto, lasciatevi curare dalle proprietà chimiche di una lingua carnalmente effimera: è nel torbido rumore che si accende il pathosibillino che conduce al coitorale dell'(am)plesso solare, eccitati dall’ascolto di questo disco. La paura di Cloe è quella di restare insoddisfatta dal rapporto (protetto) col mondo: andare in bianco/nero è come mettersi a surfare utilizzando la propria donna durante il concerto di Capodanno davanti a uno sbigottito Riccardo Muti.

SALUTE: La Calma è la medicina migliore per fuggire la misantropia moderna. Sapete solo correre, come se foste a una svendita di tapis roulant. Morbida diverrà la vostra anima se assaggerete questo lavoro sornione, crepuscolare, invernale. La colonna sonora delle vostre immersioni in vasca da bagno, in pieno stile Scarface.

SOTTOPELLE – LIBRA
(Volcan Records, 2013)

  1. Sottopelle
  2. Zoe
  3. Vortice
  4. Non è mai per sempre
  5. La calma
  6. Leccami
  7. Morbida
  8. La paura di Cloe
  9. Buio immobile
  10. La noia

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