RECENSIONE: Società per l’Industria del Freddo – Errori

Recensione di Andrea Barbaglia

Fedele alla propria vocazione che premia sporadicamente e senza alcun secondo fine il lavoro d’esordio di band a proprio insindacabile giudizio meritevoli di attenzione, la Ice For Everyone – nata qualche tempo fa per iniziativa degli Zen Circus – concentra questa volta i propri sforzi su un oscuro combo proveniente dalla Lucchesia. Società per l’Industria del Freddo è un trio nato artisticamente nel 2007 sotto il darkeggiante moniker di Veins of Sorrow; a farne parte dagli esordi fino alla loro successiva mutazione in SIF troviamo il bassista-cantante Corso Mignani, da subito ribattezzatosi Koursed, il chitarrista Gabriele “Gabbo” Palma e il batterista Francesco Acci in arte Sober.

Nel febbraio del 2011 i tre giovani amici, sotto la guida artistica di Cristiano Santini – già voce dei Disciplinatha e qui produttore nonché ingegnere del suono – iniziano a Bologna le registrazioni di quello che sulla carta sarebbe dovuto essere il loro tanto atteso album di esordio. Sarà il Morphing Studio ad accogliere in più riprese il trio toscano e sarà sempre – ma purtroppo solo – questa location a vedere la luce de La somma dei nostri difetti, edizione originaria del futuro Errori.

L’arrivo dell’empolese Luminal alla voce principale, capace di garantire maggiore incisività ai cantati – liberando così in sede live Koursed dal doppio impegno di strumentista e frontman – è l’unica nota lieta di questo periodo; le incomprensioni con Sober e il suo naturale allontanamento non potranno che essere comprensibile fonte di ritardi, così come la successiva ricerca di un quarto elemento che potesse sopperire in pianta stabile ad Acci si rivelerà ben più ardua del previsto. Reclutato finalmente il nuovo drummer Paolo Ricci dopo un estenuante numero di infruttuosi provini, quasi a voler esorcizzare le numerose difficoltà incontrate sul proprio cammino arriva sul finire del 2012 anche il definitivo cambio di nome: Società per l’Industria del Freddo rileverà definitivamente lo sfortunato VoS regalando al quartetto un’aura più contemporanea, sempre oscura e misteriosa, in sintonia con la nuova proposta.

L’agognato Errori esce così l’8 ottobre 2013, annunciato dall’inattesa botta alternative metal di 12 secondi sintetici, che apre il cd: cantato melodico dell’ospite Andrea Morini direttamente dagli UnderSmokingDoors e muri di suono à la Deftones. La porta spalancata sul nulla così spesso evocato dalle liriche di Luminal (ottimo su Sintomi o follie) e compagni è l’ingresso principale in un non-mondo in cui il nichilismo pare prevalere su tutto mentre il vuoto, per cui non si trova un rimedio valido, lascia un’infinita disperazione dentro l’essere umano, male oscuro che crediamo inseguirci alle spalle quando in realtà è davanti ai nostri occhi spenti in tutta la sua manifesta evidenza.

Disperazione, malattia fisica e psicologica, angoscia, sgomento, miseria. Solo Il resto pare avvicinarsi a un rock apparentemente più “solare”, ma già la successiva Nessun guadagno e più ancora la conclusiva Zossener Strasse, cantata da Koursed con Appino alla chitarra e ai synth, si appresta a ricondurci nel nero delle metropoli più oscure e desolate partorite dalla mente pur lasciando intravedere nuovi orizzonti sonori.

In un universo precario meglio allora lasciar continuare a dormire i mostri della depressione. Io, ora che sono sveglio, ho infatti solo paura dei miei sogni.

ERRORI – SOCIETÀ PER L’INDUSTRIA DEL FREDDO
(Ice For Everyone, 2013)

  1. 12 Secondi sintetici
  2. Analizzando il tramonto
  3. Sintomi o follie
  4. Nel niente
  5. In te
  6. Nascosta
  7. Universo precario
  8. Il resto
  9. Nessun guadagno
  10. Zossener Strasse

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