LIVE+PHOTO REPORT: Match&Fuse Underdog e Alfie Ryner @ Cinema Palazzo [RM] – 21/11/2015

Live report di Skanderbeg

Il primo freddo dell’autunno 2015 è coinciso paradossalmente con uno dei più caldi sabato di novembre. Sul palco di un gremitissimo, e forse un po’ troppo composto Cinema Palazzo, è andato in scena un concerto organizzato dal network Match&Fuse. In scena uno dei gruppi più importanti del panorama indie capitolino, gli Underdog e la band francese Alfie Ryner.

Un format davvero particolare, quello proposto per la serata da Match&Fuse, con i gruppi che si sono divisi equamente la scena per la durata di 7 brani. Due stili, due mondi che musicalmente possono sembrare diversi, ma che in realtà si sono amalgamati alla perfezione, grazie all’energia e alla potenza della musica.

Insomma un festival del tempo dispari e un incubo per gli amanti del classico 4/4, ma ogni tanto è proprio il caso di andare oltre, ai classici ritmi occidentali. E da questo punto di vista sia gli Underdog, trascinati dai frontman Diego Pandiscia e Basia Wisniewska, sia gli Alfie Ryner del sassofonista e cantante Paco Serrano non hanno assolutamente deluso le aspettative.

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Basia Wisniewska

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Diego Pandiscia

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Paco Serrano

I primi a salire sul palco sono gli Underdog. Da padroni di casa e navigati “aizzatori delle folle” alzano subito la temperatura con Satellite e Mr Condom. L’acidità della voce di Diego si alterna all’usignolo Basia e nonostante il cambio di formazione e la perdita di qualche elemento, nel complesso, è il caso di dirlo, non c’è alcuna perdita nella resa dal vivo!

In pochi, a cui si aggiunge il sottoscritto, conoscono invece gli Alfie Ryner. In molti ci chiediamo, prima dell’inizio, che tipo di musica facciano. Alcuni accennano:”Si so fighi ho sentito un paio di pezzi su Youtube”. E mentre serpeggia un po’ di sospetto, ecco che il gruppo francese entra sul palco e spariglia le carte. Dopo un paio di pezzi non si capisce quasi più nulla. Rimaniamo ipnotizzati dalle frustate del basso e della chitarra, dagli assoli di sax e soprattutto dai discorsi cantati di Paco.

Ricordiamo con calore Ipnose e Gradation estratti dall’album Brain Surgery, ma in realtà è tutta la lora opera che ci fa spavento! Parlare di genere in questo caso sarebbe riduttivo, gli Alfie Ryner contengono al loro interno tutto quello che passa dal jazz al rock in salsa elettro-prog.  Qualcuno tenta addirittura qualche timida pogata e qualche balletto ma la serata avrebbe meritato botte da orbi sotto il palco e non semplici accenni.

Nel finale Sul palco salgono infine tuttii componenti delle band e se qualcuno si aspetta un finale alla We Are the world si sbaglia di grosso! La serata si chiude con un tocco di sound panting, e mentre Paco dirige tutti con le sue smorfie e i suoi accenni d’ira, i musicisti si guardano e si osservano imbracciando con decisione e fermento il proprio strumento.

Arriva l’ora del banchetto cd e mentre parliamo un po’ con i musicisti, Loris Pertoldi  – batterista degli Alfie prestato per la serata e il breve tour anche agli Underdog – ci spiega qualcosa sul sound panting. Con Paco Serrano scambiamo un paio di battute. Gli chiediamo: “Perchè canti e ti muovi così incazzato?”. Lui risponde in modo angelico e sorridente “Perche sono così!” 🙂

Foto di Davide Cardea/Megasound @2015

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