NEWS: ESORDIO DI SIOR MIRKACCIO DETTORI – I TEMPI BELLI NON TORNANO PIU’

Grottesco, comico, tragico, antico e ultramoderno si fondono in questo primo album di Mirko “Sior Mirkaccio” Dettori. Mattatore del Varietà, fantasista e musicista con una lunga e intensa carriera di spettacoli all’attivo, con questa raccolta porta l’ascoltatore all’interno di un fumoso Tabarin, tra ballerine, sciantose, fenomeni da baraccone, giochi di parole, battutacce e doppi sensi, storie di amori finiti o mai iniziati.

Ricco di melodie e di suggestioni musicali, gioca con le parole e con gli elementi, racconta mondi vicini e lontani, ritrovando il linguaggio della canzone italiana del Cafè Chantant e del Varietà, tra atmosfere decadenti, canzonette umoristiche, can can da passerella, scioglilingua futuristi e melodrammi in tre scene, seducendo il pubblico con un alternarsi di soddisfazioni e privazioni, divertimento e sbigottimento, disorientamento e familiarità.

Il Sior Mirkaccio, compositore di testi, musiche e arrangiamenti, si alterna tra pianoforte, fisarmonica e spinetta interpretando i suoi brani con una voce graffiante, a volte confidenziale, a volte aggressiva, spesso comica ed esasperata, dove l’ascolto non può prescindere dall’immaginazione. I Tempi Belli Non Tornano Più è un disco da ascoltare con attenzione, per lasciarsi trasportare in platea, sul palco, nei camerini di uno spettacolo di Varietà e per ripensare alla propria vita come ad uno spettacolo, dove le proprie esperienze rivivono in una dimensione parallela, in uno spazio artificialmente incorniciato dal sipario e da tagli di luce, e dove il tempo a dispetto del titolo non esiste.

L’album è stato creato con la collaborazione di un cast di altissimo livello, composto da artisti di straordinaria personalità: la violinista, autrice e interprete H.E.R., il polistrumentista e cantante swing Guido Giacomini, l’arrangiatore, autore e polistrumentista Carlo Poddighe, la performer, costumista e sciantosa M.me Maria Fernanda De Freitas, la cantante, attrice e autrice Adele Tirante e il corpo di ballo del Micca Club Criss Bluebell & the Velvelettes formato da Cristina Pensiero, Gioia Vicari, Laura Contardi e Lorena Noce.

cover_i tempi belli non tornano più

Questo è il primo videoclip Il Giardino Delle Torture, stato realizzato da STILEMIO.

[youtube]https://youtu.be/YrsEsr0rcmY[/youtube]

Vi conduciamo per mano verso questo ricco disco con un track by track de I TEMPI BELLI NON TORNANO – SIOR MIRKACCIO DETTORI:

  1. TUTTO È PERDUTO – Questo brano è una marcetta umoristica decadente in stile Italia coloniale, ispirata a Daniele Serra. Già dall’introduzione il titolo del disco viene sconfessato e la nostalgia del passato viene raccontata come una sciocchezza sempreverde.
  2. TRAPPOLA – Canzone in tre quadri ispirata alle canzoni di E.A.Mario. Le relazioni sentimentali vengono paragonate al rapporto tra bracconiere e preda.
  3. CHE ORA È – Ispirata ai tanghi di Kurt Weill e alla figura dello scettico incarnata da Gino Franzi. L’artista di Varietà, ridotto in vestaglia e ciabatte nel buio artificiale della propria stanza, prende coscienza della sua vita biologicamente sbagliata.
  4. AMARSI A GENNAIO – Canzone umoristica e grottesca. Nell’impossibilità di amare, scoprire la consolazione dell’amarsi di proprio pugno.
  5. MIA (MAI PIU’) – Walzer cupo e ipnotico ispirato alla figura dannunziana di Giovanni Episcopo. Il narratore sconsiglia all’amico ascoltatore la poesia come strumento di seduzione, poiché egli stesso cadde in questo irrimediabile errore.
  6. MERAVIGLIOSAMENTE –   Una canzone d’amore che si canta addosso con l’idea che l’amore è meravigliosamente sempre uguale.
  7. NON MI CHIEDERE CHI SONO – Si eleva l’amore carnale a eternità, sottolineando che ogni parola in più sia sciocca e controproducente. L’armonia molto articolata è metaforicamente contrapposta a una melodia lineare.
  8. IL GIARDINO DELLE TORTURE – Scritta come sigla del fetish party Torture Garden Italy 2013, invita alle amare dolcezze di un rapporto sadomasochista. L’armonia modula ripetutamente verso il basso a simboleggiare la sottomissione.
  9. BURLESQUE SAFARI – Sigla dell’omonimo spettacolo di Varietà in scena nel 2015 al Salone Margherita di Roma. Il protagonista si sente un Tarzan in una Jungla di donne impaiettate ma lo attende una cattiva sorte…
  10. IL FORZUTO – Canzone per bambini in cui l’uomo più forte del mondo è in grado di sollevare un auto ma non di fare due più due.
  11. IL DIFETTO – Macchietta ispirata ad Ettore Petrolini. Il tema è apparentemente la R moscia, le strofe sono completamente prive di R, mentre i parlati sono degli scioglilingua diabolici, eppure si parla di altro…
  12. IL GAGA’ AL TABARIN – Macchietta in tre quadri ispirata a Nicola Maldacea. Narrazione epica di tristi scene da Sexy Bar.
  13. VIVA LE DONNE – Canzonetta umoristica da Avanspettacolo…vi farà sorridere!
  14. L’ORANGO TANGO – Tanghetto da balera in cui si narra la storia di un orango che per coronare il suo sogno di tanghero raggiunge l’Argentina con la liana.
  15. VIV LA FRANS – Canzone umoristica dedicata alla Francia e alle sue tanto decantate qualità.
  16. VIVA IL VARIETA’ – Sigla finale con balletto, in questo caso immaginario. In conclusione si afferma che dieci per dieci può fare settanta.
  17. SEDUZIONE – Canzone ispirata a Billie Holiday in cui Adel Tirant canta i travagli di un amore consumato seppur non corrisposto. La banalità del testo è contrapposta a una melodia difficile, rappresentando metaforicamente l’inferiorità della parola rispetto alla complessità del pensiero. Sul libretto sono riportati anche gli accordi, simboleggiando uno standard jazz.

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