INTERVISTE: ISOCI

di Gianluca Clerici

Rock d’autore? Parola a ISOCI di Cosimo “ZANNA” Zannelli che fanno un patto con il diavolo e restano perennemente giovani. Voce di popolo dentro questo “Non è più tempo per le rockstar”. Un Ep breve di 6 cartucce all’uranio impoverito che fa vittime anche a lungo termine. Perchè le bellissime melodie del power trio sa come arrangiare e custodire la cultura pop rock del nostro paese. E dopo le lunghe esperienze a suonare con gente pettinata davvero, è tempo ora di pettinarsi da soli. Non ci credete? Date un occhio al video “Vivo più che mai”…poi ne riparliamo.

Siete sulla scena live da tanti anni ormai…tra progetti personali e progetti di grandi nomi. Da quando precisamente? E quanto mondo è cambiato dal vostro primo concerto?
Più o meno abbiamo inziato a fare i musicisti professionalmente intorno al 2000..Come sidemen abbiamo suonato con tante piccole realtà locali..Poi,dopo anni di quella gavetta che ti formava sul serio e ti faceva le ossa,sono arrivate le grandi opportunità.Oggi va un po’ diversamente da questo punto di vista..Si parte dalla punta dell’iceberg..

Ieri c’erano gli amplificatori da far scaldare…oggi ci sono i computer da avviare. Da perfetti artigiani che ancora accendono le valvole…quanto pensiate si sia perso mestiere nel fare il musicista? In altre parole le nuove frontiere secondo voi sono sinonimo di nuove qualità artistiche?
Ci limiteremo a rispondere strettamente alla domanda : dal punto di vista dello strumentista tutto é cambiato.I più giovani alla tecnologia o chiedono di fare il lavoro al proprio posto,tramite la potenza dei vari software o di esasperare il loro lato tecnicamente virtuoso,tramite la potenza dei sussidi didattici in rete ed il fascino che esercitano sul web i “ragazzi prodigio”…Estremi opposti che esistono anche nella musica vera,quella che però vai a condividere con altri ragazzi come te fra sudore,km,pratica,teoria,ascolto..Vita insomma..Chi vuole fare il musicista di lavoro nel senso del “turnista” deve uscire dalla cameretta..E dal punto di vista pratico imparare a suonare benissimo le basi..La musica che si produce in Italia é spesso semplice..Ma suonarla non é per niente facile.
Un musicista bravo lavora,perché fa risparmiare tempo al produttore e al sound engineer..E oggi più che mai il tempo é denaro..E almeno per ora il suono di uno strumento suonato sul serio é ancora spesso preferibile a quello dei samples.
Dal punto di vista di chi si mette in gioco come artista..Sicuramente sì,le nuove frontiere sono sinonimo di nuove qualità artistiche..Ma questo é praticamente un postulato..Ogni musica esprime il proprio tempo,ai posteri l’ardua sentenza sulla qualità e le diversità..

ISOCI: che scelta è stata quella di non avere un bassista?
Volevamo essere un trio perché ci sono sempre piaciuti i “power trio” : formazione snella e ben gestibile logisticamente ..Il suono del bass synth ci garantisce una cifra stilistica originale..Senza contare che abbiamo a disposizione sempre e comunque un secondo strumento in grado di generare sia melodia che armonia..Per cui siamo un trio con delle potenzialità timbriche maggiori rispetto alla classica line-up.

“Non è più tempo per le rockstar”: un disco che aveva bisogno di uscire per voi o per noi? In altre parole: un disco autobiografico o sociale?
Ah ah !! Un disco socialbiografico 🙂 Zanna aveva delle cose da dire..Sago ci ha aggiunto un tassello..Sicuramente noi ne avevamo bisogno..Voi ascoltatelo e fateci sapere.

Rock puro…con i sint digitali di SAGO…dunque siete dei conservatori o dei rivoluzionari?
Siamo dei musicisti con delle idee e con la stessa voglia di divertirsi di quando eravamo dei ragazzini

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