RECENSIONE: TONY CERCOLA – PATATRAC! – Interbeat Records – 2016

di Gianluca Clerici

Forse qualcuno potrebbe parlare di psichedelia. E non tanto riferendosi ai suoni e alle strutture quanto al concetto. La psochedelie di Tony Cercola risiede dietro quell’unico modo di vedere le cose: contaminazione e apertura delle frontiere…tutte. La Interbeat Record di Luigi Piergiovanni firma la produzione di un nuovo lavoro del percussionista partenopeo e pubblica “Patatrac!”, un disco che all’apparenza estetica e grafica sembra quasi un lavoro di liscio per feste di piazza. Certo non si presenta bene se si considera che l’oggetto da guardare è il primo che usiamo. Ma come ci insegnerà poi l’ascolto di questo lavoro, anche noi andiamo oltre le apparenze e sfogliamo questa tracklist di 12 composizioni che si aprono con la travolgente title track del disco (insomma da un titolo praticamente simile…) “E Patatrac”. La crew di Cercola si presenta con la voce di Roberta Albanesi che presta il suo talento in un brano decisamente radiofonico. E poi si continua con della grande tradizione d’autore classica con Eugenio Bennato nella splendida “Tiemp’ tiemp’” e, passando per arie africane più che brasiliane, si arriva ad un esperimento digitale dal titolo “Song Inspiration” (perché in questo disco tutto si conferma tranne che una banale quanto ovvia coerenza di stile). Altro elemento importante, nel grasso e grosso contenitore pop di Cercola, è la visione multietnica: per non mancare di rispetto a qualcuno copio e incollo il comunicato che rende esattamente la grandezza di questa componente umana che ha partecipato all’opera. Allora troviamo al servizio della causa il già citato Eugenio Bennato (in Tiemp’ tiemp’), Mimmo Cavallo e la brasiliana Lea Costa (in Ojos), l’argentina Rosarillo (in Mi opio e Compasion), ma anche da talenti non ancora noti al grosso pubblico ma scoperti da Tony in una sorta di scouting in giro per l’Italia e non solo. I napoletani Malacrjanza (in Babbasone), i catanesi Original Sicilian Style (in Nera nera), la già citata Roberta Albanesi (in Patatrac), il siracusano Ugo Mazzei ( in Compasion e ‘E caì ‘e caì), il libico Esharef Ali Mhagag (in Pila pila), il romano Paky Palmieri e il senegalese Laye Ba (in Lumumba), gli italo spagnoli Max Russo and Divinos (in Mambo rai) e, per chiudere, i romani Wireframe (in Song inspiration). Artisti che non vivono della luce riflessa dei vari talent televisivi…sensibilità, sapore napoletano come fosse collante di struttura, un occhio al resto del mondo che per l’occasione è venuto a Napoli. Perchè l’idea che risulta è proprio questa: non un viaggio verso ma un incontro voluto e accaduto a casa propria. Nuovo disco dunque per Tony Cercola che tra 4 suoi traditional e 8 nuove scritture, realizza uno dei miei lavori preferiti in questo finire di prima metà 2016. Certo…se si fosse presentato graficamente in altro modo forse avrei esitato di meno all’ascolto. Sempre oltrepassare le impressioni…sempre…

TONY CERCOLA – PATATRAC!
(Interbeat Records – 2016)

  1. E patatrac
  2. Tiemp’ tiemp’
  3. Ojos
  4. Mi Opio
  5. ‘E cai’ ‘e cai’
  6. Compassión
  7. Pila pila
  8. Babbasone
  9. Nera nera
  10. Lumumba
  11. Mambo Rai
  12. Song Inspiration

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