RECENSIONE: Colombre – Pulviscolo (2017, Bravo Dischi)

Recensione di Gustavo Tagliaferri

Il fatto che come principale punto di riferimento di una simile nuova avventura ci sia una creatura che è patrimonio della mente di Dino Buzzati lascia intuire come dietro i propri intenti ci sia un non so che di folle, un apparentemente insano desiderio di compiere scelte a loro modo estreme dalle intenzioni più che lodevoli. Musica pop, ma di quella che necessita sempre qualcosa di più, come se fosse il mezzo attraverso cui mettersi ripetutamente a cercare una chimera che forse, alla fin fine, potrebbe non risultare esclusivamente tale. Un obiettivo molto caro a Colombre e quindi a Giovanni Imparato, che già ai tempi dei Chewingum lasciava intuire come dietro una certa semplicità ed un’ipotizzabile svampitezza ci fosse invece una curiosità tipica di coloro che possono piacere o meno, ma hanno una buona quantità di sale in zucca dalla loro parte, contrariamente ad altri maggiori esponenti della corrente. “Pulviscolo” non solo rappresenta il nuovo capitolo della carriera del ragazzo di Senigallia, ma conferma come, in una brevità rappresentata dalla presenza di sole otto tracce, quella sensazione di ampia gradevolezza provata con il gruppo madre sia viva e vegeta, grazie ad una semplicità di fondo che fa da motore portante in ognuno dei brani in esame: c’è la frenesia caraibica tanto di Fuoritempo quanto di Sveglia, sfogo mattutino che sa quasi di divertissement, ma la cui chiosa electro-punk vale di per sé la candela, c’è Blatte, condivisa con l’amico Jacopo Incani, namely IOSONOUNCANE, che sembra sublimare con successo influenze soul e sommessamente 60’s e, perché no, anche un briciolo di trip hop con la dovuta cautela, c’è la titletrack che funge da coacervo di riff jingle-jangle ed atmosfere dreamy, c’è T.S.O. che si districa tra incalzanti e distorte atmosfere orientali come anche la parentesi funky tout court, con un evidente richiamo al passato, di Dimmi tu, mentre maggiormente ordinarie e non per questo trascurabili sono il coacervo tropicale fatto di chitarre e synth di Bugiardo e la lenta e sospirata Deserto. Pertanto, setacciando quella che può essere vista come la moderna gioventù della spezzettata scena nostrana di oggigiorno, fa piacere notare come Colombre possa meritatamente essere confermato come uno dei nomi degni di essere salvati a tutto tondo. Senza eccellere, ma provandoci e riuscendoci con merito. Un godibile e rilassante “Pulviscolo”.

Colombre – Pulviscolo (2017, Bravo Dischi)

1. Pulviscolo
2. Fuoritempo
3. Blatte (feat. IOSONOUNCANE)
4. T.S.O.
5. Dimmi tu
6. Sveglia
7. Bugiardo
8. Deserto

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