LIVE+PHOTO REPORT: BUGO @ CARROPONTE [MI] – 7/09/17

LLive report di Francesca Vantaggiato & Foto di Noemi Teti  

Bugo è figo… anche in umido!

Della pioggia, del vento, del freddo, Bugo se ne frega! I suoi concerti sono sempre emozionanti, ti fanno ridere, ti fanno piangere, ti fanno pensare. Un orgasmo emotivo, insomma! Lo vedi così preso bene, così divertito e concentrato che ti verrebbe da dirgli grazie Bugo, si sta proprio bene qui ad ascoltarti, sai?

L’ultima volta che l’ho visto era all’Ohibò (vi consiglio di leggere com’è andata) in un live acustico molto intimo. Stavolta, tutta un’altra storia: una versione rock che mi è piaciuta tantissimo, con una band d’accompagnamento tosta che ha saputo valorizzare l’anima rocker di Bugo. Un applauso di stima al bassista in particolare!

Anche stavolta, Bugo ci ha sorpresi con uno dei suoi famosi medley spinti, stavolta mescolando Svalutation di Celentano alla sua storica C’è crisi. Ci ha anche regalato un fantastico momento nostalgia con Casalingo (ci credete che qualcuno del pubblico l’ha ascoltata lì per la prima volta? Che emozione!), il che mi ha dato modo di fare due chiacchiere con gli altri sugli albori di Bugo, ricordando quando comparve per la prima volta su Mtv ed era un qualcosa di completamente assurdo e strano che sorprese tutti e non necessariamente in positivo. E dopo vent’anni, le cose non sono cambiate: Bugo è sempre pronto a sorprendere e a spiazzare con le sue sperimentazioni, la sua apertura a diversi generi e temi, la sua fantasia compositiva. Un cantautore che non si ferma mai, un eterno emergente (come dice lui stesso nell’intervista con Damir Ivic), questo è Bugo.

Per non parlare del divertimento! Pioveva a dirotto ma alla gente non interessava (me per prima). C’era davvero un’atmosfera amichevole che ha raggiunto l’apice quando abbiamo intonato il coro IO ME LA BUUUUUGO. Ma il mio momento preferito in assoluto, quello che mi resterà per sempre nel cuore che che vedo se chiudo gli occhi e penso a Bugo, è stato quando ho guardato sul palco ed ho visto lì nel mezzo, solo con la sua chitarra, Bugo che cantava Che diritti ho su di te sotto una pioggia dirompente e con un reggiseno bianco che svolazzava dal microfono. Poesia pura.

Bugo, Che diritti ho su di te, la pioggia e un reggiseno

Bugo, Che diritti ho su di te, la pioggia e un reggiseno

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