RECENSIONE: Luca Gemma – La Felicità Di Tutti (Adesiva Discografica, 2017)

Recensione di Gustavo Tagliaferri

Tornando momentaneamente indietro nel tempo, già il periodo trascorso con i Rossomaltese lasciava trasudare la presenza di una mente assai lucida, intuizione davanti alla quale non sarebbe venuta meno neanche l’altra metà di voce, successivamente nota per aver scelto una strada altrettanto tendente al pop d’autore, ma tale da risentire meno della presenza di ulteriori ramificazioni, pur non venendo meno la propria bravura. Un interessante bivio che se da una parte ha visto Pacifico aprirsi la strada verso il successo, dall’altra ha permesso ad un personaggio come Luca Gemma, origini romane, natività in quel del torinese e residenza milanese, di concepire una dimensione piena di fascino e mai statica, partita con Saluti Da Venus e continuata fino a Supernaturale, di quella musica d’autore lontana da asettiche concezioni radiofoniche che vede in questi uno degli esponenti di maggiore interesse. Pertanto, dopo la parentesi in lingua inglese di Blue Songs, la pubblicazione di questo La Felicità Di Tutti va accolta con sommo piacere, poiché in quanto sesto disco di inediti segna un ulteriore felice cambio di rotta, sempre accentrato sulla presenza di un certo internazionalismo negli arrangiamenti, tutt’altro che sprovvisti della compagnia di fidi musicisti come Roberto Romano (Volwo), Andrea Viti (Afterhours, Karma) e Nik Taccori.

Rispetto a Supernaturale le divagazioni in primis di natura 60’s non costituiscono più il fulcro principale e Gemma sembra voler voltare lo sguardo altrove, ma un altrove che in sé racchiude direzioni senza fine, al limite del caleidoscopico: a dare il La è la voglia di immaginare come si possa sentire un punto di riferimento come l’onnipresente Paul Weller sia quando è alle prese con la dimensione tropicale, anzi, tropicalista, della titletrack, una bossa nova slideggiante dai chiari sapori 80’s e 90’s, che quando prima accenna un reggae e poi sfocia dalle parti del rock, come dimostra Always, ideale equilibrio tra una certa solarità elettronica ed il senso liberatorio che va di pari passo con la frenetica jam session conclusiva, ed a sua volta lo stesso germe tropicalista segue una linea che dalla titletrack porta, sul filo di ispirazioni anglosassoni quali i Kings Of Convenience, a Finalmente nuoti, con un’inclinazione rivolta verso psichedelia e progressive che vede il suo clou nel conclusivo solo di flauto, salvo poi spostarsi verso espedienti dalla piena natura brasiliana, vedesi l’atmosfera che aleggia attraverso il vibrafono di Cajuìna (Esistere), ove Gemma si serve di una fetta del repertorio di Caetano Veloso sottoponendola a contaminazioni linguistiche e rendendola ulteriormente movimentata, come insegna la sezione ritmica targata Viti-Taccori, ed incisiva, ma c’è anche il desiderio di fare della propria chitarra strumento di connessione tra istantanee pop nell’effettivo senso del termine (Prima di parlare, comunque non lontana dal risultare brillantemente elettrificata nel relativo corso, ma soprattutto Fragole e cielo, con tanto di citazionismo legato all’Easy rivisitata dai Faith No More), soliloqui folk (l’eterea Accade), soavi e soffusi blues (Un bacio in più, animato dall’incalzante loop di fiati e percussioni ad opera di Romano e recante una lieve devozione ai Morphine imbevuta di un songwriting d’autore) e composizioni dallo svolgimento prettamente rock (Futuro semplice), dinamiche con le quali il nostro si intrica e si fa diretto allo stesso tempo e dinanzi alle quali non viene meno nemmeno Tra qualche miliardo di stagioni, caratterizzata da tinte funk che costituiscono il bandolo di una soffice ed avviluppante matassa, tanto da sottolinearla come uno dei momenti di maggiore rilievo del lotto.

Un lotto che comunque, nella sua interezza, non lascia neanche per un attimo quel sapore di già sentito di cui oramai si rivestono altri, ma che funge da freccia all’arco dell’artista di Ivrea, curioso e sognatore di natura e proprio per questo tale da rendere La felicità di tutti degno del suo titolo. Un album consigliatissimo.

cover luca gemmaLuca Gemma – La Felicità Di Tutti
(Adesiva Discografica, 2017)

1. La felicità di tutti
2. Un bacio in più
3. Cajuìra (Esistere)
4. Always
5. Tra qualche miliardo di stagioni
6. Accade
7. Prima di parlare
8. Fragole e cielo
9. Finalmente nuoti
10. Futuro semplice

 

 

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