INTERVISTE: THE DOLLY’S LEGEND – “No News Today” – IL NUOVO VIDEO

Intervista di Gianluca Clerici

Finalmente on-line il nuovo video della band emiliana THE DOLLY’S LEGEND: vi presentiamo “NO NEWS TODAY”, singolo, già trasmesso nel circuito  radiofonico indiepndente, che ha accompagnato l’uscita del loro nuovo disco titolato “Wolves’ Songs”.  Rock band bolognese, guidata da Francesco “Frank” Nobile, tra atmosfere familiari di vita quotidiana con un gustoso piglio folk ad esaltare la profondità del testo. Continua il tour e noi, tra una data e l’altra, li rapiamo per qualche curiosità:

Ciao Frank, chi sono i The Dolly’s Legend?
Ciao! The Dolly’s Legend è il mio progetto solista al quale, nel 2015, si è affiancata parallelamente anche la versione con l’intera Band composta da me alla voce e chitarra, Nataly al basso (che è anche mia moglie), Claudio alla batteria e Steve alla chitarra solista. La certezza che potete avere è che ad un qualsiasi nostro live, sia in versione Band che in versione solista o in duo con Steve, non sentirete neanche una cover: solo ed esclusivamente brani di The Dolly’s Legend.

È uscito da non molto il vostro nuovo disco Wolves’ Songs. Quali i primi riscontri?
Sono stati positivi per fortuna. Ho dedicato tanto tempo a Wolves’ Songs fra scrittura, registrazione, mixaggio, ripensamenti e modifiche varie ma adesso sono convinto che ne sia valsa la pena. Il commento più ricorrente è che non è un lavoro per tutti i tipi di ascoltatori e questo è stato l’effetto che più ho ricercato. Anche la varietà fra brani registrati con la band e brani in versione acustica è stata apprezzata. Siamo soddisfatti.

Come definireste il vostro genere?
Se lo dovessi “classificare” direi che Grunge/Blues è il genere che più ci rappresenta.

A livello di live siete una band molto prolifica. Come procede la vita “on the road”?
Non ci si lamenta. Per il momento il “Wolves’ Songs Tour” ha avuto otto date da marzo e una è in programma per Settembre quindi non va male alla fine, anche se vorrei suonare molto di più. Adesso gli spazi sono molto limitati e la precedenza, purtroppo, al novanta per cento dei casi ce le hanno le tribute e cover band. Ma non si molla, mai! La cosa più bella del fare musica è suonare dal vivo e saremo sempre sul pezzo.

Questo ultimo lavoro è arricchito da un singolo e video fresco d’uscita: No news today. Ti va di parlarcene?
Sì, volentieri. Fare un video è stata un’esperienza nuova per me e, incredibilmente, è stato anche divertente. Ero indeciso se fare un video classico, con una storia insomma, oppure un lyric video: alla fine ho fuso le due cose. No News Today parla delle difficoltà della generazione dei nostri nonni che hanno vissuto la guerra. Ci sono molte analogie con la nostra generazione per via di un futuro molto incerto a causa del precariato da combattere ogni giorno e problemi vari legati a tutto ciò; non è la stessa situazione a lato pratico ma il concetto di base è simile secondo me. Il video è stato pensato apposta vintage per richiamare quell’epoca e penso che l’effetto sia venuto bene: ci sono due scene alternate una dove suono io che è il passato e l’altra dove Nataly, mia moglie, nel presente legge le mie lettere che non sono altro che il testo della canzone. C’è anche Morgana nel video: la nostra bimba.

A livello creativo quali sono gli stimoli che ti accendono?
Bella domanda. Direi un po’ tutto quello che mi colpisce nella vita. Di solito la fase compositiva passa prima dal testo: se è ok procedo naturalmente alla stesura della canzone. Ultimamente, come nel caso che ho detto prima, la situazione lavorativa precaria della mia generazione ha avuto un grande spazio nei miei testi. Poi c’è Orlando che parla della strage, appunto, di Orlando in Florida nel 2016, Hidin’ che è una riflessione su che soddisfazione possa provare una tribute band, Play che è un concentrato di situazioni della vita e poi tutte le altre: ogni canzone ha una storia. Il messaggio che volevo far arrivare con Play, a cui siamo particolarmente affezionati, è che, visto che siamo qui e non ne usciremo comunque vivi, tanto vale apprezzare ciò che si ha giorno dopo giorno, anche se è poco: è una sorta di auto convincimento diciamo. Quindi, concludendo, l’ispirazione la posso prendere da qualsiasi cosa.

Quali sono i vostri artisti di riferimento (italiani ed esteri)?
Sicuramente per me Chris Cornell ha avuto e ha un ruolo fondamentale nel farmi scrivere musica, infatti Wolves’ Songs è dedicato a lui oltre alla canzone Lighthouse. Poi fra le mie influenze principali ci sono anche Bruce Springsteen, Bob Dylan, John Martyn e, ultimamente, sto apprezzando moltissimo i Black Stone Cherry. Per Nataly, mia moglie e bassista, i Queen e De André sono inamovibili. Claudio, il batterista, ascolta del grandissimo Rock anni ’70 e Steve, il chitarrista, adora BB King.

Prossimi passi?
Beh sicuramente continuare con i live cercando di suonare sempre di più e magari in situazioni importanti. Poi, sicuramente, ci sarà il successore di Wolves’ Songs ma non so quando di preciso: per ora ho scritto solo due canzoni nuove. Andiamo avanti e facciamo del nostro meglio insomma.

Un ultimo messaggio per chi ci segue?
Grazie mille per avere letto questa intervista e, se non lo stai già facendo, seguici sulla nostra pagina Facebook www.facebook.com/thedollyslegend e, ricordo anche, che Wolves’ Songs è disponibile sulle più grandi piattaforme digitali distribuito da Soundflower Records (www.soundflower.it/thedollyslegend). Un grande grazie anche alla Dig Up Agency (www.facebook.com/digupagency) per il grande aiuto a supporto del Tour e di The Dolly’s Legend in generale. Ci vediamo on the road!

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