LE INTERVISTE DI JUST KIDS SOCIETY: PAULA ROMINA

Intervista di Gianluca Clerici

Parliamo di Latino Americano, quello di sensualità e bellezza, quello main stream che però trova anche delicate contaminazioni di pop e urban… parliamo della giovanissima Paula Romina e di questo Ep che raccoglie i singoli estratti e mixati dalla Massive Arts di Milano. Si intitola “Solo Conmigo” ed è un concentrato di ritmo, di bellezza e fascino. L’abbiamo conosciuta anche di recente al Milano Latin Festival. Una carriera già ricca di maturità nonostante compirà da poco 22 anni. Dunque vediamo come se la cava con le frecciatine sociali di Just Kids Society:

Solo Conmigo - Paula Romina

Parlare di musica oggi è una vera impresa. Non ci sono più dischi, ascolto, cultura ed interesse. Almeno questa è la denuncia che arriva sempre da chi vive quotidianamente il mondo della cultura e dell’informazione. Che stia cambiando semplicemente un linguaggio che noi non riusciamo a codificare o che si stia perdendo davvero ogni cosa di valore in questo futuro che sta arrivando?
Sicuramente l’industria musicale sta cambiando, e mi sono accorta che sono sempre più i giovani a far parte di questo mondo. Io ne sono contenta, e sono sicuramente pro alla musica moderna e sperimentale che riesce sempre a trasmettere un messaggio definito/conciso, senza troppi peli sulla lingua.

E se è vero che questa società del futuro sia priva di personalità o quanto meno tenda a sopprimere ogni tipo di differenza, allora questo disco in cosa cerca – se cerca – la sua personalità e in cosa cerca – se cerca –  l’appartenenza al sistema?
Per me molte cose sono simili in questa vita, e molto simili sono gli argomenti che vengono ripresi all’interno delle canzoni, la differenza sta nel come esprimerli. Io cerco di esprimere me stessa, la mia personalità,il mio pensiero attraverso un codice che possa essere molto intuitivo per gli altri. Mi piace parlare di argomenti più seri, come ho fatto con GUAY! Ma sempre espressi in una chiave moderna, buttando giù strofe che possano far comparire nella testa degli ascoltatori l’immagine del mio messaggio.
Io penso di non cercare l’appartenenza in qualche sistema, semplicemente mi piace condividere la mia “arte” con gli altri.

Fare musica per il pubblico o per se stessi? Chi sta inseguendo chi?
Fare musica sia per me stessa che per gli altri. Nessuno insegue nessuno, io trasmetto agli altri, come loro trasmettono a me delle emozioni.

E restando sul tema, tutti dicono che fare musica è un bisogno dell’anima. Tutti diranno che è necessario farlo per se stessi. Però poi tutti si accaniscono per portare a casa visibilità mediatica e poi pavoneggiarsi sui social. Ma quindi: quanto bisogno c’è di apparire e quanto invece di essere?
C’è bisogno di essere per poi apparire. Il pubblico cerca la sincerità, la quotidianità, solo così si arriva al cuore delle persone, essere onesti è fondamentale, e io penso di esserlo sui miei social media. Mostro sia la mia versione artistica e professionale, che quella casalinga e goffa, non me ne vergogno, anzi mi piace mostrarmi per quella che sono.

Le bellissime e sensualissime tinte latine in stilemi ormai divenute derive del pop commerciale internazionale. La bellezza in prima linea. Un’opera dell’arte e dell’ingegno, come questo disco, vuole somigliare alla vita di tutti i giorni oppure cerca un altro punto di vista a cui dedicarsi?
Questo EP, vuole trasmettere un messaggio positivo a tutte le donne, a tutte le etnie, e tutte le persone che si sentono diverse, voglio dire a loro che so esattamente come ci si sente, voglio essere una spalla e un’amica che li sprona a dare la migliore versione di se stessi.

Parliamo di live, parliamo di concerti e di vita sul palco. Anche tutto questo sta scomparendo. Colpa dei media, del popolo che non ha più curiosità ed educazione oppure è colpa della tanta cattiva musica che non parla più alle persone o anzi le allontana?
Per me le persone sono ancora interessate ai live, non c’è nient’altro di meglio che ascoltare le canzoni che ci si sente nelle cuffiette dal vivo.
Sicuramente i media hanno influenzato molto su quest’aspetto, sicuramente è molto più comodo e meno costoso vedere un concerto da Youtube, ma bisogna ricordare sempre al pubblico che le emozioni che si provano in un concerto non si potranno mai provare attraverso uno schermo.
Concerto = Emozioni.

E quindi, anche se credo sia inutile chiederlo ai diretti interessati, noi ci proviamo sempre: questo lavoro quanto incontra le persone e quanto invece se ne tiene a distanza?
Questo lavoro incontra tanto le persone, cosa fondamentale e necessaria per far arrivare in modo chiaro il proprio messaggio. Proprio per questo i live sono importanti, perché si ha un approccio a tu per tu con il pubblico interessato. I social media mi aiutano tanto anche in questo, rapportarmi direttamente con il pubblico come se fossero dei miei amici di vecchia data. L’unico momento distante è nella fase di creazione, quando cerco dentro me stessa quella cosa che ha bisogno di essere tirata fuori e messa giù sulla carta.

E per chiudere chiediamo sempre: finito il concerto di Paula Romina, il fonico che musica dovrebbe mandare per salutare il pubblico?
Non saprei dirti esattamente il titolo di una canzone, ma di certo un pezzo che trasmetta positività e voglia di andare a vedere altri mille concerti.

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