Nel panorama alimentare globale, la qualità e la sicurezza alimentare non rappresentano più soltanto requisiti normativi, ma strumenti di competitività strategica.
Le aziende che operano nel settore della produzione e distribuzione alimentare devono garantire ai clienti e ai partner commerciali standard elevati e verificabili, tracciabilità, trasparenza dimostrando la piena conformità ai requisiti richiesti dai mercati internazionali.
La certificazione BRC (Brand Reputation Compliance Global Standard for Food Safety) è uno dei pilastri fondamentali per ottenere questo riconoscimento, assicurando la piena fiducia dei retailer, della GDO e dei consumatori finali.
Il percorso di certificazione non si limita a un adempimento documentale, ma rappresenta un vero modello di gestione che integra sicurezza, efficienza dei processi e responsabilità aziendale.
Attraverso la standardizzazione dei metodi produttivi, la valutazione dei rischi e l’implementazione di procedure di controllo sistematiche, il sistema BRCGS permette alle imprese di migliorare la propria reputazione e di consolidare relazioni commerciali durature.
Un percorso che coinvolge l’intera organizzazione. L’impegno nella formazione, nella comunicazione interna e nella cultura della sicurezza alimentare diventa il fondamento per un miglioramento continuo orientato alla prevenzione dei rischi e alla soddisfazione delle parti interessate.
Tratteremo la tematica con Federico Pucci di Sistemi & Consulenze. Per chi desiderasse comprendere come la certificazione BRC possa diventare uno strumento di crescita aziendale, è possibile approfondire la tematica attraverso la guida completa disponibile su Sistemi & Consulenze servizi di consulenza per la Certificazione BRC Food.
Perché sono importanti le certificazioni alimentari per il mercato globale
Le certificazioni alimentari riconosciute a livello internazionale costituiscono la base della fiducia tra produttori, distributori e consumatori.
In un sistema produttivo globalizzato, dove i flussi di materie prime e prodotti finiti attraversano continenti, la garanzia di conformità agli standard GFSI (Global Food Safety Initiative) rappresenta una condizione essenziale per accedere ai principali mercati.
Le aziende che scelgono di certificarsi secondo gli standard BRCGS o IFS Food si distinguono per trasparenza, responsabilità e capacità di gestione del rischio.
Il mercato globale premia le imprese che investono nella sicurezza, qualità, legalità e autenticità alimentare come leva strategica.
Le grandi catene di distribuzione e i retailer internazionali, come Tesco o Carrefour, richiedono infatti ai propri fornitori il possesso di certificazioni GFSI come requisito di ingresso al processo di qualifica come fornitore.
Senza di esse, le aziende rischiano l’esclusione da opportunità commerciali rilevanti. Ottenere questo riconoscimento significa dunque allinearsi a un linguaggio tecnico e gestionale comune, che permette il riconoscimento reciproco tra imprese e mercati.
La fiducia dei clienti e dei consumatori si consolida attraverso evidenze oggettive. La conformità agli standard di sicurezza alimentare non è più un vantaggio opzionale, ma un requisito di sopravvivenza nel lungo periodo. Investire in un sistema di gestione certificato rappresenta un segno concreto di responsabilità verso la collettività e verso la tutela della salute pubblica, in linea con i principi sanciti dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) e dal Codex Alimentarius della FAO/OMS.
I requisiti obbligatori della Food Safety
Come operatore del settore alimentare devi operare all’interno di un quadro regolatorio stringente, fondato su normative europee e internazionali che stabiliscono i principi della sicurezza alimentare. Il Regolamento (CE) 178/2002, noto come “General Food Law”, definisce la responsabilità primaria degli operatori nel garantire la sicurezza degli alimenti lungo tutta la filiera.
Il Regolamento (CE) 852/2004 introduce i requisiti generali di igiene, mentre il Regolamento (CE) 853/2004 specifica le condizioni per i prodotti di origine animale. La corretta informazione ai consumatori è disciplinata dal Regolamento (UE) 1169/2011, che impone la chiarezza delle etichette e la tracciabilità degli ingredienti.
A livello internazionale, la Food and Drug Administration (FDA), attraverso il CFR Title 21, stabilisce i requisiti per gli operatori che esportano negli Stati Uniti, introducendo concetti come il Preventive Controls e l’HARPC (Hazard Analysis and Risk-Based Preventive Controls).
L’armonizzazione tra requisiti europei e americani è un elemento determinante per le aziende che intendono operare in mercati globali, poiché consente di evitare duplicazioni di audit e garantire una conformità integrata.
Elemento cardine di ogni sistema di gestione moderno è la cultura della sicurezza alimentare. Gli standard BRCGS, IFS e FSSC 22000 hanno introdotto specifici requisiti che obbligano le aziende a promuovere consapevolezza, formazione e responsabilità individuale in materia di sicurezza.
Come ribadito anche dalla FAO (2023), la cultura aziendale rappresenta il motore del miglioramento continuo e della resilienza organizzativa.
Un’impresa che dimostra di possedere processi solidi e personale competente trasmette fiducia al mercato e riduce il rischio di incidenti o ritiri di prodotto.
Che cosa è un sistema di gestione per la sicurezza alimentare?
Un sistema di gestione per la sicurezza alimentare è una struttura organizzativa documentata che definisce ruoli, responsabilità, processi e controlli necessari a garantire che gli alimenti prodotti siano sicuri per il consumo umano.
Il riferimento normativo internazionale è la ISO 22000:2018, che integra i principi dell’HACCP con il modello di gestione ISO, basato sul ciclo PDCA (Plan-Do-Check-Act).
Questa norma rappresenta la piattaforma comune su cui si basano tutti i sistemi di certificazione riconosciuti GFSI, inclusi BRCGS Food, IFS Food e FSSC 22000.
L’implementazione di un sistema ISO 22000 consente di gestire i rischi lungo tutta la catena di fornitura, dalla selezione dei fornitori fino alla distribuzione. Gli elementi fondamentali comprendono la definizione del contesto dell’organizzazione, leadership, processi di rischio alimentare e strategico, gestione delle risorse, comunicazione interna ed esterna, pianificazione e la validazione delle attività operative, misurazioni periodiche tramite attività di verifica, e processi volti al riesame, alla gestione delle non conformità e del miglioramento continuo.
I sistemi di gestione evoluti favoriscono la sinergia tra qualità, ambiente e sicurezza alimentare, anticipando il concetto di sistema integrato.
La gestione efficace della sicurezza alimentare è dunque un processo dinamico che richiede misurazione, analisi dei dati e adattamento continuo. Le aziende che adottano un approccio sistemico si posizionano come partner affidabili e competitivi sul mercato.
Il ruolo di GFSI
La Global Food Safety Initiative (GFSI), istituita nel 2000 sotto l’egida del Consumer Goods Forum, ha rivoluzionato l’approccio globale alla sicurezza alimentare. L’obiettivo principale della GFSI è armonizzare gli standard di certificazione, riducendo la necessità di audit multipli e favorendo il riconoscimento reciproco tra schemi equivalenti.
Gli standard approvati da GFSI, come BRCGS, IFS, FSSC 22000 e SQF, vengono considerati equivalenti in termini di affidabilità e rigore metodologico.
GFSI non emette standard, ma valuta e riconosce quelli esistenti in base a criteri comuni di sicurezza, trasparenza e governance. Questo meccanismo ha favorito la diffusione globale delle certificazioni e ha consentito alle aziende di adottare modelli di gestione coerenti tra mercati differenti.
L’iniziativa ha inoltre promosso la cultura della prevenzione, incoraggiando la collaborazione tra industria, enti di certificazione e autorità di controllo.
Oggi la GFSI rappresenta una piattaforma di cooperazione internazionale tra i principali stakeholder del settore alimentare, contribuendo a innalzare il livello di sicurezza lungo l’intera filiera.
L’adesione a uno standard riconosciuto GFSI è percepita come garanzia di affidabilità dai retailer e dalle autorità di controllo. Le aziende certificate BRCGS possono così operare in più Paesi senza dover affrontare audit duplicati, risparmiando risorse e migliorando la propria reputazione.
Norme e standard di certificazione alimentare
Il panorama delle certificazioni alimentari è articolato in diversi standard, ciascuno con un focus specifico ma accomunati dall’obiettivo di garantire la sicurezza e la qualità dei prodotti.
La ISO 9001 rappresenta la base per la gestione della qualità e può essere integrata con la FSSC 22000, che unisce i requisiti della ISO 22000 con quelli tecnici del settore (ISO/TS 22002).
Lo standard BRCGS Food Safety, sviluppato originariamente dal British Retail Consortium, è tra i più riconosciuti a livello mondiale e copre tutti gli aspetti della produzione, dell’igiene, del controllo dei processi e della gestione del personale.
L’IFS Food, promosso da retailer europei, si concentra sulla valutazione dei processi produttivi e sull’analisi del rischio.
Il GlobalG.A.P., invece, è rivolto alla produzione primaria e promuove pratiche agricole sostenibili e tracciabili.
La complementarità tra questi standard consente alle aziende di costruire un sistema di gestione modulare, adattabile alla complessità della propria attività.
Tutti gli standard citati si basano su audit periodici, piani di azione correttiva e revisioni annuali, assicurando il miglioramento continuo.
Vantaggi di ottenere una certificazione alimentare
Molti imprenditori percepiscono la certificazione come un obbligo costoso e burocratico. In realtà, le aziende che intraprendono questo percorso scoprono rapidamente benefici tangibili: riduzione degli sprechi, incremento dell’efficienza, fidelizzazione dei clienti, protezione dei consumatori, aumento della percezione del marchio, e accesso a nuovi mercati.
La certificazione rappresenta una forma di investimento che genera ritorni economici e reputazionali misurabili.
Le organizzazioni certificate secondo standard riconosciuti GFSI godono di maggiore fiducia da parte dei clienti e delle autorità competenti. I reclami si riducono, i controlli interni diventano più efficaci e la tracciabilità è garantita in ogni fase.
Il miglioramento continuo e la cultura della qualità diventano parte integrante dell’identità aziendale.
Anche i consumatori riconoscono e valorizzano la presenza di certificazioni affidabili. In un’epoca in cui la sicurezza alimentare è associata alla sostenibilità e alla responsabilità sociale, le aziende certificate contribuiscono a costruire un modello produttivo più etico e trasparente.
Non meno importante, la certificazione alimentare costituisce un vantaggio competitivo nei confronti della concorrenza.
Chi dimostra di rispettare standard internazionali come BRCGS o IFS si posiziona come partner affidabile e preferenziale per la GDO e i mercati esteri.
