LIVE REPORT: LINGOMANIA @ BIG MAMA (ROMA) 07-01-17

di Francesca Amodio

Grande successo di pubblico nello storico BIG MAMA di Roma, il noto club capitolino di Vicolo San Francesco a Ripa 18, tempio del jazz e del blues che dal lontano 1984 è un punto di riferimento fondamentale per musicisti e amatori, per l’eccezionale reunion “Back On Stage” dei Lingomania, i quali festeggiano quest’anno gli onoratissimi trent’anni di carriera.
Tra le illustrissime collaborazioni di ciascuno (da Chet Baker, Lester Bowie, Claudio Abbado, Giuseppe Sinopoli a Paolo Fresu, Vinnie Colaiuta, Michel Petrucciani, Enrico Rava passando per Gato Barbieri e Avishai Cohen), giusto per citarne alcune, i Lingomania, al secolo Roberto Gatto (batteria), Furio Di Castri (contrabbasso), Umberto Fiorentino (chitarra), Giovanni Falzone (tromba, sostituito stasera dall’ottimo giovane talento in ascesa Francesco Lento) e Maurizio Giammarco (sax), scelgono il famoso locale capitolino per festeggiare le tre decadi dall’uscita di “Riverberi”, primo album dei Lingomania datato 1986, solo il primo dei lavori che valgono al quintetto il titolo di “gruppo più rappresentativo degli anni ottanta”: con all’epoca Flavio Boltro alla tromba infatti, “Riverberi” è un album considerato di vera e propria svolta all’interno del panorama musicale dell’epoca e non solo in ambito jazz, a cui i Linogomania hanno del resto il merito di aver ridato i natali e rinnovato i connotati in Italia, per la grande singolarità e originalità delle composizioni e l’altissimo livello qualitativo dei singoli musicisti in questione che, per estro, sconfinato talento, sperimentazioni all’avanguardia, ragionati voli pindarici musicali e atipicità, si appresteranno ben presto ad entrare nell’immaginario storico collettivo dello scenario jazzistico non solo della penisola, ma mondiale.

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Dopo il secondo lavoro “Grr…Expander” (che vede un parziale e temporaneo cambio di assetto nella band, con le entrate dei grandi Danilo Rea alle tastiere ed Enzo Pietropaoli al basso) ed il terzo, “Camminando”, con Alberto D’Anna alla batteria, i Lingomania si sciolgono per dare avvio ai notevoli progetti solisti di ognuno oramai di conoscenza comune, che oggi li rendono musicisti senza bisogno alcuno di presentazioni, autentiche ed illustri colonne della musica e della musica italiana nel mondo.
Assistere al concerto dei Lingomania stasera è quindi un grande regalo ed un grande privilegio, ed è bello notare come gruppi di tale calibro, che hanno fatto la storia italiana della musica, ancora oggi riescano ad unire svariate generazioni, come testimoniano le schiere di signori adulti, ma anche di ventenni e ragazzini che ascoltano rapiti le note senza tempo della band, all’interno di una cornice a dir poco suggestiva com’è quella del Big Mama, uno di quei locali intimi e raccolti, con un’acustica perfetta, in cui ascoltare musica seduti in uno di quei tavolini piccolissimi e vicinissimi al piccolo palcoscenico oppure appoggiati al grande bancone, circondati dalle foto e dai dischi di band e musicisti mondiali ma soprattutto da un’atmosfera calda e affascinante, è un po’ come essere in un’altra epoca, in un’oasi fuori dal mondo in cui il tempo sembra essersi fermato e la grande musica suonata per davvero sembra essere tornata.

I Lingomania recupereranno a breve la terza delle tre date previste a Roma (6-7-8/01)
Info su www.bigmama.it oppure www.facebook.com/bigmamaroma

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