Live report e intervista di Francesca Vantaggiato
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Dr. Sketchy’s Milano, The Anti-Art School. E tutti vi state chiedendo: ma cos’è? Me lo sono chiesto anch’io, brancolando nel buio, almeno fino a stasera. Ore 19:30, si aprono le porte della Maison, locale conosciuto da tutti come “la casa dorata di Milano” ed è proprio così: un ampio salone dove ovunque rispende il colore dell’oro: nei riflessi dei lampadari settecenteschi, sulle poltrone di pelle, negli specchi incorniciati alle pareti. Un’atmosfera lussureggiante, scenario perfetto per uno spettacolo burlesque.
Giusto il tempo di prendere posto e lo show ha inizio. Sul piccolo palcoscenico dorato entra un uomo vestito da detective, prende una lettera e si ferma immobile a leggerla, mentre gli ospiti in sala lo ritraggono sui loro album da disegno.
Questo è il Dr. Sketchy’s Anti-Art School, un nuovo modo di fare arte, fondendo cabaret burlesque e life drawing: attori, attrici e ballerine che, per pochi minuti e indossando abiti abiti di scena, posano davanti a pittori e disegnatori. In quegli attimi l’osservatore è invogliato a cogliere l’essenza della figura e a riproporla sotto forma di disegno.
Quello della Maison è la prima tappa milanese del progetto nato a New York nel 2005 e già sperimentato con successo al Micca Club di Roma. Per l’occasione, in scena salgono i personaggi di Ultimo Spettacolo, lo show teatrale tra il burlesque e il noir in programmazione al Teatro Sala Fontana venerdì 14 febbraio. Sul palco della Maison prendono vita i personaggi della pièce, interpretati da Alberto Orlandi (Sam), Eve La Plume (la Diva), Rita Lynch e Giuditta Sin (le Muse) e Attilio Reinhardt (l’assistente Otto), pronti a farsi ritrarre dagli ospiti in sala.
Stranamente, però, sembra che Milano non abbia capito l’importanza e l’innovazione dell’evento: i tavoli della Maison ospitano una decina di disegnatori chini sui lori album di fogli bianchi, contornati da pastelli, tempere e pennarelli, pronti a immortalare le espressioni di chi salirà sul palco, mentre dalle casse parte lo swing. Le scene si susseguono velocemente, in un turbinio di gambe nude, piume, veli trasparenti e occhiate furtive. Eve, Rita e Giuditta sono le muse ispiratrici dei disegnatori in sala, si muovono sinuose nei loro abiti da dee greche e le loro curve si offrono agli sguardi curiosi degli spettatori.
Qualcuno arrossisce, altri disegnano le ultime linee dei loro profili, mentre lo spettacolo si avvicina alla fine. Rita Lynch gattona tra i tavoli per raccogliere i disegni. Quale sarà il più bello? Il premio (giustamente, una bevuta gratis) va a Luca e Jacopo (al secolo della Cicciotun). Ma questa è stata solo la prima tappa di un percorso che porterà allo show di venerdì 14 febbraio: Ultimo spettacolo, 100 minuti di performance burlesque, live music jazz e passaggi cinematografici, Teatro Sala Fontana, Milano. Da non perdere.
Pregiudizi e inibizioni, meglio lasciarli a casa.
Photo report di Noemi Teti
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