LIVEREPORT: CASSANDRA RAFFAELE @L’Asino che vola [RM] 14-01-15

Recensione di Francesca Amodio

(foto di Dino Chen)

Il noto locale capitolino è un tripudio di allegria, colori e note più che energiche, quelle della vulcanica cantautrice sicula Cassandra Raffaele, che sceglie la città eterna per festeggiare il primo compleanno del suo disco d’esordio “La valigia con le scarpe” (Leave music/Universal). Fin dal brano d’apertura, Le mie valigie”, vincitore di Musicultura 2013, si ha un’impressione che il proseguo del live non farà altro che confermare: quella di prestare le orecchie ad una proposta musicale finalmente ed indiscutibilmente nuova.

Tra pochi orpelli, sana e sapiente contaminazione e con il suo quasi inseparabile ukulele, Cassandra si muove con straordinaria verve e notevole equilibrio in un cantautorato che spazia disinvolto dal folk allo swing, dal rock al blues, forte di un carisma gaberiano e un livello di interpretazione testuale che a tratti ricorda la conterranea Consoli: tutto ciò è facilmente riscontrabile in brani come L’occasione”, dove senza troppi indugi si respirano echi alla Etta James, o in Forse ci siamo”, Simili e contrari, nella raffinata L’ultimo bicchiere, nella rockeggiante Parole di cartone,nell’attualissima Your lady”, nell’ironica Non mi abbatto perché non sono un albero; preziosa ricerca di scrittura testuale si ritrova nei brani “Come di domenica” (fingiamo comode esistenze per eludere sorrisi incomodi/ dai giardini della tristezza si apre a tratti un misero accordo che finisce per convincerci a resistere e a vincer le ombre di questo eterno mal di vivere), in “Unoduetre”(i pesci con le bocche aperte non sanno neanche d’aver fame/ hanno imparato che aprir bocca è solamente un’altra valida abitudine per sopravvivere), o in “Aquiloni” (vento che sollevi le mie forme/ è leggera la tua partenza/ non sentire il peso dei miei limiti/ sorrido al tempo e in fondo vivo), fino ad arrivare al cavallo di battaglia della cantautrice, Adesso posso dirti (fottiti)” , un vero e proprio inno a seguire il proprio percorso scrollandosi di dosso i portatori insani di negatività.

Forte di una band assai notevole, in cui figurano Piergiorgio Faraglia alla chitarra, Gigi Saletta al basso e Francesco Merenda alla batteria, Cassandra invita sul palco tre amici e stimati colleghi, Alessio Bonomo, Elisa Rossi e Alessandra Parisi per uno straordinario medley in omaggio al compianto Pino Daniele, senza dubbio uno dei momenti più intensi, sentiti ed emozionanti della serata.

In barba alle modaiole, improvvisate e d’occasione “rocker maledette” di oggi, impossibili da distinguere nei passaggi radiofonici tanta è la somiglianza tra molte di loro, la voce e la personalità della Raffaele invece vengono fuori in maniera forte e chiara, tra splendidi acuti alla Janis Joplin, accurata ricerca testuale e la meravigliosa qualità di fare dell’aneddotica dei piacevoli intro/chiusure in note. Minuta, stilosa e biondissima, con i suoi grandi occhi scuri fortemente comunicativi, una piacevole dose di disincanto e meraviglia, un cantautorato convincente che mette in musica l’amore, la follia, il risentimento e l’assurdità della vita, questa originale, inusuale e poliedrica cantautrice dal piacevole accento siciliano – connotazione, quella di cantautrice, che le spetta di diritto dal momento che la suddetta è autrice di tutti i suoi testi nonché delle musiche – rappresenta senza ombra di dubbio una delle ventate di novità più fresche ed interessanti del panorama musicale italiano attuale.

 

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