Recensione di Gustavo Tagliaferri
A voler parafrasare recenti pellicole, il racconto dei racconti. Forse, ma neanche tanto. Certamente un’esperienza la cui ottica è sì quella cinematografica e che a sua volta ha finito per risultare l’involucro dei suoi ulteriori svolgimenti, non meno influenti per il risultato finale. Se ne si dovesse trovare l’ideale succo, rivolgendo il proprio sguardo a Grosseto ed analizzando un’opera come questa, tanto non si può e non si deve giungere ad affrettate conclusioni, malgrado l’apparente ostilità, quanto è evidente come la definizione maggiormente consona possa essere questa. I twoas4, Oscar Corsetti ed Alan Massimiliano Schiaretti da una parte, affiancati dal recitato, mai fine a se stesso, di Luminitza Ilie dall’altro, Italia e Romania in coesione per un’ottima che non verte solo sul multiculturalismo ma anche sulla condivisione di un’idea che è quella di un concept album, ma anche l’ideale seguito di “Audrey In Pain English”, a circa cinque anni di distanza, sanno benissimo cosa significhi maneggiare con cautela le proprie intenzioni, seguendo uno spirito atipico, da cani sciolti, e “Marea Gluma” segue ripetuti passi che vanno dall’incuriosire all’affascinare in più occasioni, finchè non ci si sente conquistati. Al centro di tutto vi è un ibrido di espedienti che lascia da parte ogni possibile provincialismo, un nucleo assai robusto le cui ramificazioni sono parte di una storia che ben si confà al lotto, che si fondano passato e presente (come in una I’ll Be Before (Song For Mascara) che nei suoi stop’n go imbevuti nel noise sembra seguire un malleabile istinto pop filtrato in chiave stoogesiana, e non è un caso che la I Wanna Be Your Dog tipica di quest’ultima trovi spazio attraverso una duplice reinterpretazione con tanto di traduzione in Eu Vreau Sa Fiu Cainele Tau), personale e pubblico (la schizzata ed imbevuta da stranianti synth Nori De Quinz, ma anche e soprattutto il filo conduttore che connette lo spoken word con annesse improvvisazioni introduttive della titletrack, la quale cela nervosi ed ossessivi andamenti che fondono Velvet Underground e Sonic Youth, ad una Da lì, unica parentesi nella lingua madre della band, che trascina con sé un retrogusto memore non tanto dei Massimo Volume, quanto degli Slint) od il singolo ed il molteplice (il filo conduttore tra l’intima Atunci Spune-Mi, un brano che è un universo le cui tinte d’autore risultano ulteriormente marcate da You Are All Those Things That I Don’t Know, che a sua volta presenta una dicotomia tra cronaca e prosa presente con una variante noise rock anche nel vorticoso eppure etereo excursus di Tomy Angel (Song For Bubu) ed a sua volta prossima ad evolversi strizzando l’occhio a certo post-rock, come dimostra il crescendo di Simplitate, e 1814 (Song For Alice), spaccato di vita mosso da un’ossatura folk, posseduta da ectoplasmi lo-fi, che guadagna sempre più terreno). Dulcis in fundo, ad amplificare l’idea che tutto ciò possa essere considerato, nell’insieme, un’ideale colonna sonora di matrice esistenzialista, senza al contempo risultare esclusivamente tale ispirazione che, nel perpetuo scorrere di un pianoforte, pare non poco basarsi sulla devozione a certe componenti da camera venute alla luce in certi lungometraggi di Jorg Buttgereit svestiti dello splatter, è la ghost track Ave M.aria, assieme a Simplitate il manifesto ideale del disco. Giustappunto, una storia fatta di tante altre storie: “Marea Gluma” probabilmente, anzi, per fortuna, non è catalogabile, ma nel suo pessimismo colmo di luce interiore, nella sua disperazione vocale e sonora, vive di vita propria e necessita di essere consigliato, magari non a tutti, ma indubbiamente non solo ai patiti delle correnti rumorose e cinematografiche. Un colpaccio per la formazione di Grosseto.
Twoas4 – Marea Gluma
(2017, Libellula / Audioglobe)
1. Marea Gluma
2. I’ll Be Before (Song For Mascara)
3. Atunci Spune-Mi
4. Nori De Quinz
5. You Are All Those Things That I Don’t Know
6. Simplitate
7. Eu Vreau Sa Fiu Cainele Tau (I Wanna Be Your Dog)
8. Tomy Angel (Song For Bubu)
9. Da lì
10. 1814 (Song For Alice)
11. Ave M.aria (half ghost-track/rehearsal recording)