INTERVISTE: DANIELE GUASTELLA, “Homaj – Vol.1” – IL NUOVO ALBUM

Intervista di Gianluca Clerici

Si intitola “Homaj – Vol.1”, il nuovo album di inediti di Daniele Guastella, in uscita il 15 maggio per Seltz Recordz/Viceversa.
L’album era stato anticipato dal singolo “Eroi” con la partecipazione straordinaria di Luca Madonia e ricco di un videoclip ufficiale in rete dal 25 Maggio 2019.
Segnaliamo anche un secondo estratto dal titolo “Peccato Mortale” che vede la featuring di Giovanna D’Angi). E dopo queste premesse da ufficio rubiamo qualche indiscrezione ad un autore, una penna, un artista che ha dimostrato da subito una grande sensibilità umana e melodica.

Benvenuto Daniele, cos’è Homaj Vol.1?

“Homaj Vol 1” è la prima parte di un disco di collaborazioni con artisti internazionali sul quale ho lavorato negli ultimi quattro ann. Sono le prime 9 canzoni dell’intero progetto che ne contiene 17 e che ho realizzato ospitando artisti di 13 paesi del mondo, inclusi in tutti e 5 i continenti.

È un concetto di musica globale, che abbatte le barriere e i pregiudizi, che sconfina in diversi generi musicali nei quali mi sono divertito ad avvicinarmi allo stile dei miei numerosi ospiti e che comunque contiene un linguaggio che mi rappresenta in tutto e per tutto, poiché racchiude molte delle mie esperienze stilistiche e musicali.

Un progetto che ha visto la luce, su tutte le piattaforme digitali, il 15 maggio scorso. La versione gold, in CD fisico, è uscito integralmente e si può acquistare sul mio sito www.danieleguastella.it e in altri store musicali sparsi per la penisola.

L’album è stato anticipato da “Eroi” in cui spicca la partecipazione straordinaria di Luca Madonia. Come è nata questa collaborazione?

La collaborazione con Luca Madonia è nata grazie al mio produttore artistico Denis Marino, il medesimo che produce Luca, ma anche e soprattutto grazie alla mia voglia di collaborare con un grande artista come lui, che ammiro e seguo sin dai tempi dei Denovo. 

Ha impreziosito, con la sua interpretazione una canzone che già era uscita in un precedente mio album, “Intanto cammino” e che già aveva avuto fortuna. Grazie al videoclip è stata apprezzata ancora di più ed ogni anno viene eseguita in molte scuole italiane e in molte manifestazioni in occasione delle giornate della memoria dedicate agli eroi caduti nella lotta alla mafia. 

Questa canzone, scritta a 4 mani con l’autore Martino Lo Cascio, ha avuto infatti un fortunato riscontro, grazie ai suoi contenuti sociali. “Eroi” parla degli eroi quotidiani: di coloro che silenziosamente e con assoluta dedizione svolgono sempre il proprio dovere, senza ma e senza se, qualunque sia il ruolo che ricoprono; di quegli “eroi”, cuori infaticabili e onesti, che non abbandonano la propria terra perché vogliono cambiarla e sperano che un giorno non ci sia bisogno più di “eroi”… perché lo si è, finalmente, tutti.

È forte il richiamo alla Sicilia e soprattutto all’esempio di chi è morto nell’adempimento del proprio dovere, sognando e lottando concretamente per una terra libera. E, naturalmente, il pensiero non può che andare alla vittime per mano mafiosa e, soprattutto, ai nostri “Eroi” Paolo Borsellino e Giovanni Falcone.

L’album è uscito con la collaborazione di Seltz Recordz/Viceversa. Come è nata questa collaborazione? 

Ho deciso di spostarmi verso Catania per registrare questo disco, la città che è stata un faro per tutti i musicisti siciliani e che ha lanciato, da Battiato in poi, alcuni tra i più importanti artisti italiani. 

Ho scelto il mio produttore artistico nella persona di Denis Marino, il quale mi ha presentato al discografico Enzo Velotto che ha sposato la mia causa inserendomi nella scuderia degli artisti della Seltz Recordz/Viceversa.

Rimanendo sul tema delle collaborazione, come vedi le collaborazioni tra artisti italiani e nello specifico tra artisti della tua terra, la Sicilia?

A dir la verità ho riscontrato, da sempre, molta più disponibilità nelle collaborazioni con artisti di altri paesi. Qui in Italia c’è ancora molta chiusura in questo e molti artisti non lo fanno se non hanno un ritorno importante che può essere di immagine o economico. 

Mi dispiace dirlo, ma ho avuto qualche delusione a tal riguardo. Ovviamente devo fare le dovute eccezioni: il disco contiene le partecipazioni di Anita Vitale Mario Incudine, Jerusa Barros (capoverdiana trapiantata in Sicilia), Giovanna D’Angi e Luca Madonia che rappresentano al meglio la nostra Sicilia

Nella versione “fisica” del disco si possono trovare le 17 canzoni che compongono la tua visione di musica. Tutti featuring con artisti proveniente da tutto il mondo. Quindi la musica unisce?

Ovviamente si, basta volerlo, basta cercarsi. Questa pandemia che ci ha costretti a casa, ha visto molti artisti del mondo, proporre la loro musica attraverso i social e farlo con una quantità impressionante di collaborazioni tra musicisti e cantanti che ha dato dei frutti bellissimi.

Questo concetto era già stato anticipato, per quanto mi riguarda, in questo disco “HOMAJ” ed ha favorito l’incontro tra me ed artisti con i quali avevo già avuto collaborazioni, incontri, o semplicemente con i quali abbiamo voluto condividere un percorso artistico seppur ci conoscevamo appena. La musica unisce più di ogni altra manifestazione dell’uomo, ed è per questo che ci auspichiamo che presto si possa tornare a suonare dal vivo e a proporre i nostri concerti.

Sei un artista che attraverso la musica ha scoperto la concretezza della creazioni di ponti tra popoli diversi. È un tuo obiettivo o resta solo pura utopia?

Credo debba essere l’obiettivo di ogni uomo o donna ai quali sta a cuore il nostro pianeta. Assistiamo ogni giorno ad episodi di razzismo di intolleranza, di violenza, di allontanamento, di isolamento, di alienazione…Vediamo il nostro pianeta in grande affanno, fare i conti con una società volta al consumismo più becero la quale non guarda alla salvaguardia di esso. 

Un pianeta che si sta sgretolando sotto i colpi distruttivi dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici che ne derivano. Questo disco vuole essere chiaramente un messaggio di pace e di ponte tra popoli apparentemente lontani. Vuole dimostrare che con l’unione di intenti l’uomo può fare un passo avanti ed avvicinarsi a un suo fratello meno fortunato, può creare vita e non solo distruzione. Il problema è dato dal fatto che molti non la pensano così e che pertanto questa ideologia resta in gran parte pura utopia.  

“Peccato mortale” invece spicca la collaborazione con una voce potentissima e meravigliosa come quella di Giovanna d’Angi. Di cosa parla questa canzone e come è nata questa collaborazione?

Giovanna D’Angi è una artista siciliana che ha fatto della sua straordinaria voce uno strumento perfetto. Fattasi notare a Sanremo 2005 è entrata da alcuni anni nel mondo del Musical e porta in giro per l’Italia il suo talento e la sua forte personalità.

“Peccato Mortale” è un brano dalle sonorità elettroniche (quasi anni ’80), scritto a 4 mani con Gabriele Licciardello fa breccia nell’attualità dei social media.

Il brano, attraverso i suoi spunti ironici, si sofferma sul dilagare della disinformazione a tutti i livelli, con le relative drammatiche conseguenze sul sistema in cui viviamo. Non intervenire attivamente su questo tema e rimanere indifferenti è appunto un peccato mortale. Tra fake news e bombardamenti mediatici fuorvianti, tra materialismo imperante e vacanze da sogno, tra insulti e divisioni faziose perpetrate sui social, perdiamo spesso di vista i problemi veri ed i nostri obiettivi più importanti.

Cos’è la musica per Daniele Guastella?

Domanda apparentemente semplice ma alla quale è sempre difficile rispondere. Sin da quando è entrata nella mia vita, da quando avevo circa 6 anni, la musica non ne è mai uscita e mi ha fatto compagnia in ogni attimo della mia esistenza. 

Poi è diventata il mio lavoro, anche se un lavoro nel senso canonico del termine non è.
È piuttosto una missione di vita alla quale dedichiamo ogni parte di noi e che a volte può dare anche grandi delusioni. 

Ma la cosa bella è che da ogni delusione nascono sempre nuovi stimoli e nuove prospettive. 

Vivere di musica, infatti, non è per niente facile, ma in alcuni momenti può farci sentire invincibili e felici all’ennesima potenza. Ad oggi posso dire che la musica la mia ragione di vita, e la mia ostinatezza a tal riguardo parla chiaro!

Quali saranno i tuoi prossimi passi?

Per quanto riguarda il mio progetto artistico ho la grande fortuna di aver realizzato un disco che può avere vita lunga, visto che contiene tante tracce. Annuncio sin da ora che, prossimamente, saranno lanciati due nuovi singoli, accompagnati da importanti videoclip.

Poi sarà la volta del lancio del secondo volume e chissà, di altri singoli proiettati all’estero. Spero di tornare presto a fare concerti e magari altri festival in paesi stranieri. Avevamo in programma la presentazione del disco in due teatri Siciliani, un concerto in Francia ed uno in Moldavia, spero siano soltanto rinviati. 

Intanto potrete seguirmi attraverso il mio sito internet ed i miei social. La mia attività musicale non si è mai fermata e mai lo farà per quanto dipende da me.

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