La Voce è uno spettacolo teatrale liberamente ispirato a Oltre. Scoprirsi fragili: confessioni sul (mio) disturbo alimentare di Sandra Zodiaco (edizioni Liberodiscrivere), arrivato in finale al Tuttoteatro Premio Dante Cappelletti 2020.
A metterlo in scena è Flowing Streams FZU35, compagnia teatrale composta da ragazzi tra i 20 e i 28 anni, con il patrocinio di #coloriamocidililla (rete del Fiocchetto Lilla, simbolo internazionale della lotta ai DCA) e dell’associazione capofila Mi nutro di Vita. La compagnia nasce come progettto-vivaio della Compagnia Farmcia Zooè di Mestre (Venezia).
L’idea dello spettacolo La voce nasce per contrastare le malattie legate a disturbi alimentari (seconda causa di morte tra i giovani, secondo il Ministero della Salute) ed ha debuttato il 3 ottobre, proprio in occasione della Giornata Mondiale per la Salute Mentale.
La voce porta in scena la ricerca di un’identità ideale e perfetta, la relazione tra tirannia e libertà, il disagio con il proprio aspetto fisico, l’incomunicabilità mente-corpo, in una dialettica sadomasochistica che c’incastra in una lotta feroce, dove diveniamo vittima e carnefice di noi stessi, pur di evitare l’umana fragilità espressa dalla nostra voce più vera, il battito del cuore.
Per questo, lo spettacolo La voce è completamente muto. L’intuizione, nata dal confronto con persone che hanno sofferto di disturbi alimentari, è stata delegare unicamente al linguaggio non verbale la potenza espressiva delle nostre voci interiori, lasciando parlare il corpo, così come accade nelle esperienze di DCA.
Noi di Just Kids Magazine siamo felici di dar voce a questo progetto, ricordando l’iniziativa Adotta una data, spargi La Voce: se vi interessa portare lo spettacolo nella vostra città, potete contattare via mail scrivialavoce.fzu35@gmail.com. Se siete interessati a sostenere il progetto, potete scrivere a lavoce.fzu35@gmail.com
È stata lanciata anche una campagna di raccolta fondi dal titolo Spargi la voce. Esprimi un desiderio
Credits
Alice Marchiori, Veronica Di Bussolo (al femminile)
Pietro Zotti, Anatolj Tegon (al maschile)
Drammaturgia e regia: Carola Minincleri Colussi
Aiuto regia: Innocenzo Capriuoli, Anna Novello
Coreografie: Elena Friso
Consulenza tecnica: Sandra Zodiaco