LETTERATURA: Letture, lettori e stereotipi

A cura di Martina D’Onofrio

Preferisci una saga o un autoconclusivo?  Fai le orecchie al libro o utilizzi il segnalibro? Sottolinei o lasci il libro lindo e pulito? Hai dei libri usati?   Vai in libreria o in biblioteca? È meglio il film del libro? E-book o cartaceo? Come organizzi la libreria? Quanti libri riesci a leggere in un mese e in un anno? Dove preferisci leggere? Perché leggi? Presti mai i tuoi libri? Che generi leggi?  

Sono queste delle tante e numerose domande stereotipate, che ogni lettore si sente chiedere almeno una volta nella vita. È giunto il momento di rispondere e chiarire.

Reading 20140902 by Pussreboots is licensed under CC BY 2.0

L’ e-book o meglio chiamarlo e-reader è sicuramente il mezzo più ecologico, all’avanguardia e tecnologico; non c’è bisogno di tagliare alberi per produrre carta ed avere grandi ripercussioni ambientali, gli ebook costano meno e l’e-reader e ha tanta memoria al suo interno, ma ha anche dei difetti. Infatti, spreca corrente quando lo si mette in carica. Inoltre, chi predilige il libro in formato cartaceo afferma che ama sentire il profumo della carta stampata e toccare con mano le pagine. 

Ogni lettore organizza in maniera diversa la propria libreria: per editore, per genere, per argomento, in ordine alfabetico, in ordine cromatico, di altezza, di spessore, per nazionalità. Ogni ordine è ben accetto, ma ricordate una cosa: ogni lettore modificherà sempre la sua libreria fino a quando non sarà soddisfatto. 

I libri usati sono sempre i benvenuti sullo scaffale di un lettore. Hanno una loro lunga storia da raccontare con i loro fogli vecchi, usurati ed ingialliti. Hanno un loro profumo ed è bello chiedersi se chi lo abbia avuto prima di te, abbia amato o meno il suo contenuto. E poi non si sa mai, se ti dovesse capitare un’edizione rara ed introvabile in un mercatino, che fai? Te ne privi?

Esistono due categorie di persone: quelle che sottolineano il libro con tutto quello che gli capita sotto mano (matite, penne, evidenziatori,  pastelli) e chi non lo fa. Di solito, i primi contrassegnano frasi intere che ritengono significative e affermano che, facendo così, rendono il libro più personale.

Molto frequentemente si usa giudicare un individuo in base a ciò che legge: non c’è nulla di più sbagliato. Una persona che legge romance non può essere ritenuta frivola solo perché predilige quel genere, così come non è detto che chi ama i gialli o gli horror sia una persona senza cuore. Non si valuta un lettore in base a quanti libri legge mensilmente o annualmente per etichettarlo come lettore forte, medio o debole.

Alcuni sono talmente tanto gelosi o paurosi di non riavere indietro il loro tesoro da non prestare mai i libri. Per nessuna ragione. In fondo dai, diciamocelo tutti: chi è che presta i propri libri?

Con un libro, sei tu ad immaginare situazioni e personaggi mentre, con la pellicola cinematografica, il regista dà un’interpretazione personale, soggettiva dell’opera. Nulla toglie che in giro ci siano bei film che rispecchiano a pieno un libro o una saga (vedi ad esempio Il Grande Gatsby, la saga di Harry Potter, quella di Twilight ed altri).

The Hobbit Book by _Drave is licensed under CC BY-NC-SA 2.0

Il ritrovo di ogni lettore che si rispetti è generalmente la libreria, ma altri si recano anche in biblioteca.  Nella prima, si può comprare la propria copia personale, mentre nella seconda puoi prendere solo in prestito. Questa è l’unica differenza.

Quando mi chiedono perché leggo, rispondo semplicemente: Adoro leggere perché mi fa esplorare mondi sconosciuti , fuggire dalla routine e viaggiare gratis

C’è chi è sfavorevole nel fare le orecchie alle pagine: per loro sono un reato, una vera e propria tortura fatta al libro.

In conclusione: leggere non è una gara. 

Non deve dimostrare niente.

Leggere è semplicemente un bellissimo hobby, come lo è il bricolage e tanti altri.

 

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