Live report di Francesca Bruni
Photo di Antonio Viscido
Karma Clima è il nuovo attesissimo progetto discografico dei Marlene Kuntz, in uscita il prossimo 30 Settembre (ma già disponibile in pre-order sul loro sito ufficiale). Per presentarlo, la band si è esibita in anteprima con una serie di date estive del nuovo tour, toccando varie regioni d’Italia: fortunatamente, nella lista, c’era anche la Toscana. Il pubblico accorso sotto il palco di Sesto Fiorentino è numeroso e composto da varie fasce d’età, che vanno da quella dei giovani ventenni, fino agli inossidabili fan più adulti della band piemontese.
L’acustica elettro-rock riecheggia nell’aria, Riccardo Tesio (chitarra) e Luca Saporiti Lagash (basso) salgono per primi sul palco. Comincia così il concerto in terra toscana del Karma Clima Tour. Dopo qualche istante, il gruppo si completa con l’entrata sul palco di Cristiano Godano (cantante e chitarra ), Sergio Carnevale (batteria ) e Davide Arneodo (tastiere).
La silenziosità graffiante di Cristiano Godano, frontman del gruppo, si rompe alle prime note di Come stavamo ieri, uno dei loro brani più famosi, estratto dal secondo controverso album Il vile, pubblicato nel 1996.
Il concerto è un susseguirsi di sonorità alternative-rock come solo i Marlene sanno fare, regalando incontrollabili emozioni, ripercorrendo la loro trentennale carriera con brani come Ineluttabile, A fior di pelle, Io e me. Infine, La fuga, tratto dal nuovo album Karma Clima, un brano dall’atmosfera crepuscolare, che accompagna delle liriche cariche di diretta ed intensa riflessione su cosa ci sta accadendo al giorno d’oggi.
I Marlene Kuntz sono una band dallo stile elegante, sul palco offrono momenti di pura follia, come i duetti di chitarra tra Godano e Tesio che generano un’atmosfera catartica, acuita da Lagash che porta il suo basso vicino ad una delle casse sul palco e, con abilità, modifica il riverbero del suono. Il pubblico si esalta.
L’atmosfera durante il concerto è adrenalinica, dettata dall’energia che si sprigiona dal palco. Lo spettacolo continua con il brano L’uscita di scena. Ad un certo punto, un soffio di vento rende ancora più intensa questa splendida serata settembrina: è il preludio di Impressioni di settembre , suonata e cantata magistralmente dalla band come doveroso omaggio alla PFM, storica band del panorama rock progressivo italiano.
Il quintetto è in piena forma e si vede, carico al punto giusto, sente il calore del pubblico e non si ferma nemmeno un secondo. Arriva il momento della meravigliosa ballata rock, Nuotando nell’aria, brano estratto dal loro primo album Catartica del 1994, seguono Uno, Mondo Cattivo, La canzone che scrivo per te, brano registrato in collaborazione con Skin.
I Marlene Kuntz, sono una band storica, molto affiatata, il loro sound ruvido viene accompagnato da strumenti di estrema delicatezza, come il violino suonato da Arneodo, mentre la ritmica di Carnevale detta i tempi. I testi delle loro canzoni sono ammalianti, in contrasto con la musica rabbiosa e introversa, rendendoli unici nel panorama rock italiano.
Il concerto è un connubio di caos e rumore, alternati a momenti di dolcezza e melodia. Il finale preserva delle bellissime sorprese: Il genio, Bellezza e, infine, Sonica che fa letteralmente impazzire il pubblico presente. Dopo circa due ore di un concerto elettrizzante, Godano saluta il pubblico, come un gentleman del rock. I Marlene Kuntz si inchinano al pubblico per poterlo ringraziare.
Vederli ed ascoltarli dal vivo è stata un’esperienza meravigliosa che ha lasciato un segno indelebile nell’anima e nel cuore .
SCALETTA
Come Stavamo Ieri
Ineluttabile
A fior di pelle
Io e me
L’aria era l’anima
Schiele, lei, me
La fuga
L’uscita di scena
Impressioni di Settembre (PFM cover)
Nuotando nell’aria
Uno
Mondo cattivo
La canzone che scrivo per te
Il genio
Bellezza
Lieve
Sonica
Bellissima recensione, emozionante si e’ come trasportati dalle emozioni. E come esserci stati, sotto quel palco !
Bellissimo articolo, fotografa perfettamente la serata dell’evento e anche per chi se la fosse persa è come se ci fosse stato
Stupenda questa recensione, approfondita, emozionante e dallo stile personalissimo!
Ottima recensione, ben scritta con la testa e con il cuore, poi io sotto quel palco c’ ero ed i Marlene hanno suonato alla grande!