INTERVISTA: CONSUELO PINNA – IN LIMINE MORTIS

Intervista a cura di Fabia Tonazzi

In limine mortis è un libro scritto da Consuelo Pinna per Argentodorato editore, in cui viene descritta la vita curiosa e originale di Elisabetta, da un punto di vista insolito: la sua morte, come muore e come è organizzato il suo funerale.

Elisabetta è una donna stanca e insoddisfatta, decide di dare una svolta alla propria vita affidandosi a un maestro spirituale, ma proprio all’alba di questo nuovo inizio, durante la pratica di una meditazione camminata, Elisabetta viene improvvisamente colpita da un malore e si accascia a terra priva di sensi. Mentre un passante tenta la rianimazione, il suo spirito lascia il corpo e comincia un doloroso e invisibile cammino al fianco dei suoi cari, affranti dalla prematura scomparsa.

 

In limine mortis la protagonista vive il suo funerale sotto le vesti di un fantasma. Come nasce questa trama a chi o cosa si ispira? Fatti reali, è frutto della fantasia o altro?

Mi sono ispirata alle numerose letture sulle esperienze pre-morte. Testimonianze di chi si è trovato in questo luogo di confine tra la vita e la morte, si è affacciato per un attimo nell’ignoto e ha fatto ritorno con una nuova consapevolezza. Molti dicono di aver visto una luce intensa, altri di aver riabbracciato un proprio caro defunto. Chi ha avuto questo tipo di esperienza dichiara di non aver più paura della morte e non la vede più come una fine, ma come un passaggio. Con In limine mortis ho dato una mia personale visione mescolando queste testimonianze con la fantasia.

Nei primi capitoli del libro descrivi la protagonista in tutta la sua voglia di cambiare il suo stile di vita, credi che la morte che l’accoglie sia un elemento di reale evoluzione per la protagonista o è solo un incidente che non ha nulla a che vedere con l’evoluzione spirituale di Elisabetta?

L’evoluzione spirituale di Elisabetta inizia proprio nel momento in cui  cammina a braccetto con la morte. In questo stato di transizione, sospesa fra due mondi, cambia il suo stato di coscienza e la scala dei valori viene capovolta, inizia a percepire ciò che conta davvero.

 

In uno dei capitoli parli di Mercedes e Maserati, della scelta dell’auto che accompagnerà la bara, cosa ti ha portato a concentrare l’attenzione verso questo elemento?

Spesso ci lasciamo influenzare da tutto ciò che è materiale, giudichiamo dalle apparenze, perdendo di vista quello che è veramente essenziale. Anche nei momenti drammatici, come nel capitolo Mercedes o Maserati, la preoccupazione maggiore per alcuni familiari è la buona riuscita del funerale, tutto questo in contrasto con la reale volontà della protagonista, lei vorrebbe qualcosa di intimo e semplice.

 

Descrivendo il fratello della protagonista, Elisabetta sembra contrariata da alcune sue scelte approvando invece quelle della sua migliore amica, c’è un messaggio nascosto in questo parallelismo?

Giacomo è il fratello mai cresciuto,  che prende tutto alla leggera, anche se nel momento della perdita della sorella, piano piano, mostra alcune qualità. Le scelte che compie non rispecchiano il volere di Elisabetta perché, pur essendo fratello e sorella, crescendo si sono allontanati, e sanno poco l’uno dell’altra. Con la sua migliore amica invece c’è un’affinità che va oltre il legame di sangue.

 

 

Come mai Elisabetta non segue la luce e resta “giù”? Cosa la blocca?

La blocca l’attaccamento che ha nei confronti del suo corpo e dei suoi familiari. Non accetta questo distacco, si rifiuta di lasciare in sospeso i progetti iniziati in vita e sente il bisogno di realizzare ancora tanti sogni.

 

Puoi trovare il libro di Consuelo Pinna sul sito della casa editrice Argentodorato

 

PAGINE 170, brossura
PRIMA EDIZIONE maggio 2021
DIMENSIONI 12×18 cm
EAN 9791280273086
COLLANA Inchiostro dorato
VERSIONE Cartacea, Ebook

 

Consuelo Pinna nasce a Cagliari il 26 aprile 1975. Dopo un improvviso ictus ischemico che colpisce il figlio appena dodicenne, si riavvicina alla scrittura, una vecchia passione, come metodo di autoterapia. Si dedica a letture sulla neuro plasticità del cervello e sull’alchimia trasformativa. Frequenta diversi corsi on line di scrittura creativa.
Nel 2018 partecipa al concorso letterario “Le pagine del Natale” indetto dalla casa editrice L’ArgoLibro con il racconto La prima neve, inserito nell’antologia con autori vari. Nel 2019, sempre con L’ArgoLibro, pubblica il racconto La mano nell’antologia “Il risveglio del mattino”.

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