POESIA: I notturnali di D.E. Iannace – Cardellino

Cardellino

Poesia di Davide Emanuele Iannace

 

E dimmelo che male fa,

salire questi mille scalini battuti

dal vento caldo e umido,

dalla luce che filtra

tra le foglie bagnate

del fitto bosco in cui

 

Mi sono perso,

ti sei persa,

ci siamo persi.

 

E seguo il fragore delle acque

Della pioggia e delle maree

Il motore della vita

Che abbiamo lasciato tra i tronchi.

 

E seguiamo i cardellini e le loro

Voci acute e alte, il rumore

Del violino che suonavi

Per me soltanto.

 

E ora che risento la tua voce,

mi sembra diversa, perché diverso

è chi ascolta questa sinfonia

E con lui la sua anima.

 

Mi aggrappo al cardellino e sono

Già via, verso altri mondi

Dove tu non esisti

E io sono in pace.

 

Tu, che mi tieni stretto

Con il non detto

E che mi ami

E che mi odi.

 

E allora coi cardellini,

via dal bosco, sopra

questi gradini, mi siedo,

a metà, per ricordare

di salire poi piano al

fischio del vento.

Mi ricordo che c’è luce

Che bagna la pelle, come facevi te

Ma non ha il tuo sapore acre,

di splendide memorie morte.

E penso di meno, molto

Meno. Salgo, e vedo i tuoi occhi

Nocciole dorate

E sono lontani da me

 

Photo by An Tran on Unsplash, https://unsplash.com/photos/xa-X3YICs3s

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.