LAS NENAS ENTREVISTAN: YANE

Intervista di Las Nenas 

Yane – Ph. Sonia Tonelli

Ciao Yane, siamo Elena & Stefy las Nenas di Just Kids Magazine. Ti abbiamo scoperto ascoltando il tuo ultimo singolo intitolato Icaro. Ci sveli l’origine del tuo nome d’arte?

Per l’origine di questo nome dobbiamo tornare a fine anni ‘90, quando iniziai a fare qualche passo di break dance e qualche graffito, a quel tempo queste cose erano molto di nicchia e con il resto delle persone e della vita che si respirava dove vivo io eri considerato strano, diverso da tutto, da lì il mio modo di dire: Io no. Con il tempo ballando con molti ragazzi serbi divenne Ja Nè che vuol dire appunto Io no, ci ho messo una Y al posto della J e così è rimasto.

Oltre ad essere un rapper, sei anche un ballerino di breakdance (B-boy) e sei stato vari mesi a New York dove hai collaborato con vari ballerini latino-americani. Possiamo dire, come evidenziato nel libro Come funziona la musica di David Byrne, che New York è: “Una città segretamente latina” (2019: p.175). Anche tu hai notato questo?

Assolutamente, il 90% di quello che ho visto, assaporato e vissuto è latino. L’Hip-Hop stesso e la gente che lo vive quotidianamente.

Com’è l’approccio alla musica e al ballo a New York rispetto all’Italia? Gli artisti hanno più possibilità di emergere?

In realtà, quello che ho riscontrato negli States è l’opposto, certo li se sei famoso sei milionario, se vai in tv o balli semplicemente per strada i soldi li fai, ma c’è così tanta competizione e dispersione che è molto diverso dall’Italia. Io nel mio piccolo, con la break e con il rap, sono riuscito a farmi conoscere un po’ ovunque o comunque a girare parecchio considerando i ritmi con i quali viviamo qui, li sarebbe impensabile. Si tratta di un paese troppo grande.

Cosa ti ha lasciato l’esperienza negli Usa? Abbiamo notato che con il tuo ultimo singolo, Icaro, ti sei proprio voluto distaccare dall’Hip Hop, sperimentando una nuova dimensione con un flow che potesse abbracciare un beat più moderno e vicino alle sonorità trap e indie pop. Raccontaci…

Le esperienze che ho fatto negli States sono sicuramente tra le migliori della mia vita. Ci sono andato principalmente per l’Hip-Hop e per respirare l’aria delle radici dalla quale questa cultura proviene. Ho avuto la fortuna di viverla molto di più di ciò che mi aspettassi. La musica, le sonorità, lo stile con il tempo cambiano, ma, per il concetto che ho io dell’Hip-Hop credo che sia insito in ogni mio testo canzone o video. L’Hip Hop è un’attitudine, un’idea, diciamo che oltre ad ogni sonorità non ci potrà essere Yane senza Hip-Hop.

Yane @Barcellona – Ph. Sonia Tonelli

Una curiosità: nella canzone rappi: “Se volo in alto mi brucio di più, cado nel vuoto e divento fumo”. Preferisci quindi andare oltre o puntare in alto?

Entrambe le cose direi. Puntare in alto significa andare oltre i propri limiti, anche se per farlo si può inciampare o cadere, l’importante è rialzarsi sempre come persona nuova e musica nuova.

 

L’8 ottobre, hai pubblicato anche il videoclip di Icaro. Nel video si alternano due scene principali: tu con una ragazza in una camera e poi in una macchina. Perché? Chi ha collaborato alla sua realizzazione? Dove è stato girato?

Il video rappresenta due momenti, uno dove si è insieme e ci si considera a momenti ed uno dove si è insieme ma totalmente divisi. A me ed il mio team bastavano queste due scene per esprimere il pezzo. Per la sua realizzazione hanno partecipato Arti Merdov ed Erik Pasini (i videomaker nonché miei cari amici), oltre all’etichetta Antieroi con Igor Ambrosino e Ricky LoZio Carioti che hanno curato tutto il resto della parte artistica. Per Le location bisogna ringraziare sempre Ricky Carioti che ha messo a disposizione la sua casa e la sua auto. Infine la lady presente nel video è Ika, una delle mie sorelle di avventure con la quale ho condiviso gran parte delle mie esperienze.

Cosa si devono aspettare i tuoi fan ad un tuo concerto?

Sicuramente energia, anche se alcuni pezzi appaiono più lenti tranquilli o solo da ascolto in macchina, non ho mai tralasciato l’energia da mettere dal vivo.

Yane – Ph. Sonia Tonelli

Ci anticipi qualche novità sui tuoi progetti futuri?

Posso dire che ho la voglia di fare un album, concetto che va oltre il proporre qualche singolo, ma raggruppare in tutto e per tutto quello che ho da dire.

Cos’è per te la musica? È un carnevale come dici in Mille Lire?

Certamente, per me è una gran festa in maschera, dove ci possono essere le maschere belle e quelle brutte, dove si danza, dove si canta dove si può trovare ogni tipo di emozione.

Tre tue canzoni per tre mood diversi?

Icaro, mood triste melodico, Attento, energico, ritmato e cantato e Tutto gira, hardcore e impegnato.

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