LAS NENAS ENTREVISTAN: JAVIER GIROTTO

Intervista di Las Nenas 

Javier Girotto

Ciao Javier Girotto, benvenuto nella nostra rubrica Las Nenas entrevistan. Sei un sassofonista, compositore, flautista e arrangiatore. Hai collaborato con tantissimi artisti e con molti gruppi, continuando sempre nel tempo a dar vita e a far parte di nuove formazioni fino a fondare anche una tua etichetta discografica la JG Records. La tua è una vita dedicata alla musica. Cosa nel tuo percorso ti ha reso felice/soddisfatto?

Mi ritengo fortunato perché faccio quello che mi piace e mi dedico h24 alla musica e se il giorno avesse 48 ore, anche quelle. Faccio musica anche nel sonno e penso a dei nuovi progetti da fare. Direi è una passione totale e ringrazio la vita fortunata che ho, in questo senso. Ogni progetto e ogni disco ha un ruolo importante che mi ha reso felice e sodisfatto come i propri figli.

Sin dai primi gruppi in cui hai fatto parte, pensiamo ad Aires Tango, hai unito il Jazz con il Tango. Ecco, chi meglio di te può dirci cosa lega il jazz e il tango? E cosa invece differenzia questi generi?

Javier Girotto

In realtà non c’è un legame vero. Per me la parola jazz significa improvvisare quindi nel tango che scrivo ho mescolato vari generi: classica folclore, tango e improvvisazione e quindi direi per questo jazz è un modo di ricerca in questo genere dove l’ultimo innovatore è stato Piazzolla e ho pensato di proseguire da lui a ricercare ancora.

Il fatto che in Aires Tango non abbia messo il bandoneon (strumento che porta ad accostare alla figura di Piazzolla ) ed in più musicisti non argentini (altrimenti avremmo utilizzato dei codici stilistici precisi del tango) questo mi ha portato e fatto scoprire nuovi orizzonti in questo genere.

Santuario degli animali è un brano contenuto nel disco Santuario, progetto realizzato con il fisarmonicista Vince Abbracciante e pubblicato nel 2021. Ascoltandolo, a noi ci fa immergere nella natura. È corretta la nostra sensazione? Come è nato questo brano?

In pieno lockdown per casualità mi è capitato di vedere un programma di Rai 3 intitolato “Che ci faccio qui” condotto da Domenico Iannacone che intervistava, in “Dalla Tua Parte”, un personaggio molto singolare chiamato Massimo Manni di 44 anni. Massimo ha creato un Oasi di pace per animali salvati dalla macellazione e lo ha chiamato SANTUARIO CAPRA LIBERA TUTTI  a Nerola (RM) sulla Salaria …. Ho visto dei filmati di mucche che giocavano come i cani e cose fantastiche meravigliose e di totale armonia. Ha circa 300 animali e li fa vivere liberi e felici senza nessun tipo di sfruttamento … Questa storia mi ha veramente colpito, la dedica della sua vita per questa sua missione, e così finito il programma di getto è uscito questo pezzo che ho chiamato SANTUARIO DEGLI ANIMALI.

Abbiamo avuto il piacere di intervistare il cantautore Gimbo con cui hai collaborato. Possiamo ascoltarvi insieme nelle canzoni Tra miliardi di stelle e Nel mondo di Satià, contenute nell’album del cantautore intitolato Come l’uomo della Luna. Come vi siete conosciuti e come è nata questa collaborazione?

È stato tramite suo cugino Emiliano Cassiani che conosco da tanti anni perché frequentava i miei concerti e fu lui che ci ha fatto incontrare e conoscere e cosi ho collaborato in questo disco.

Oggi si sta sempre più diffondendo la figura del nomade digitale che con il computer può lavorare girando per il mondo. Anche tu hai viaggiato e sei stato in molte parti del mondo, oltre all’Argentina dove sei nato, hai vissuto per alcuni anni negli Stati Uniti e poi sei arrivato in Italia. Per non parlare poi di tutti i concerti che hai fatto all’estero. Per un musicista che vuole viaggiare, cosa è necessario sapere oltre a saper suonare? Cosa consigli?

È un periodo difficile per cominciare la carriera da musicisti perché i luoghi per suonare sono sempre di meno e gli organizzatori cercano di far suonare i nomi conosciuti per garantirsi un minimo di pubblico. Inoltre, la gente ha accesso oramai a tutto (musica, film, tv) gratuitamente o pagando poco e quindi al momento sembra sempre di più un settore in crisi.

Il saper suonare molto bene è sottinteso, direi che l’80 – 90% è sapere promuovere e vendersi, vedo a volte gente con meno capacità musicali, ma che si sanno vendere bene e che spopolano. Non c’è una vera regola direi, ci vuole sempre tanta fortuna e studio continuo e sperare di riuscire a fare il mestiere meraviglioso del musicista.

Morgan ha pubblicato nel 2020 un audiolibro, un progetto della durata di cinque ore e ventidue minuti di ascolto in cui si alternano parti musicali a parti narrate dallo stesso cantante e così lo ha descritto: “In quest’epoca dello skippare per forza, dell’impazienza, della sovrapposizione, ho scelto di uscire con qualcosa che necessita obbligatoriamente un cambio di approccio. Ho scelto un prodotto audio, che non ha un supporto visivo”. Che ne pensi di questa scelta? In un mondo in cui si privilegiano le playlist spotify all’ascolto di un intero cd, può essere questo un modo per far si che le persone ritornino ad apprezzare un album per intero?

Una volta la musica era la colonna sonora delle nostre vite, oggi un po’ per colpa di YouTube siamo costretti a guardare immagini che commentano la musica e che ci vogliono offrire. Tutto questo non ci permette più di farci i nostri film attraverso delle nostre immaginazioni.

Javier Girotto

Le nuove generazioni consumano la musica in una giornata e con molta fretta. Io, invece, ascoltavo certi dischi un centinaio di volte e saprei dire tutti i musicisti che hanno suonato nei dischi che ascoltavo e le loro storie.  Oggi, con la fretta e velocità, si salta da un brano all’altro senza farlo finire e, così facendo, non credo si riesca ad assimilare la storia e la sensazione della musica che si ascolta. In aggiunta, quasi sempre, si ascolta la musica col telefono dove la qualità audio è pessima!

Hai in programma delle date in cui possiamo venirti a vedere e soprattutto ad ascoltare?

Javier Girotto

Sul mio sito http://www.javiergirotto.com/concerts/ potete leggere le prossime date dove venirmi ad ascoltare.

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